18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Sanità

«Nuovo ospedale? Una risorsa per tutto il territorio Biellese»

Parla il direttore amministrativo, Zamperone: «Eccellenza sanitaria, capace di attrarre da fuori provincia».

BIELLA - Obiettivo attrarre. Pazienti, certo. Ma non solo. Perché persone che vengono nel Biellese per motivi medico-sanitari posso, anche, scoprire le bellezze presenti sotto il Mucrone. Ne è sicuro il direttore amministrativo Eugenio Zamperone, che sabato scorso ha fatto da Cicerone a tantissimi biellesi che hanno potuto vedere il nuovo ospedale «Degli Infermi», operativo dal prossimo mese di dicembre secondo le previsioni dei dirigenti dell’Azienda sanitaria locale.

L'ARTISTA - Nei giorni scorsi l’artista di fama mondiale Ugo Nespolo ha presentato la propria opera d’arte donata alla struttura e posizionata all’ingresso principale. Un obelisco che fa da bussola per i vari reparti, attrattivo e divulgativo allo stesso tempo. «L’arte può e deve avere spazi rilevanti negli edifici pubblici e in modo specifico nei luoghi di cura» ha detto l’artista originario di Mosso, l’altro giorno nel corso dell’«Open day» del nosocomio.

IL DIRETTORE - «La nuova struttura deve certamente diventare un punto di riferimento per l’intera regione e, nello specifico, per il Piemonte Orientale - spiega quindi Zamperone -. Ecco perché ci rivolgiamo ai residenti biellesi ma anche agli 800 mila abitanti delle varie province. Questo perché l’ospedale è stato pensato per sviluppare non tanto la degenza ma la «mobilità attiva», cioè tutta quella serie di terapie e di servizi ambulatoriali che si completano con la medicina del territorio».
«Le parole d’ordine del nuovo ospedale sono tecnologia, comfort e sicurezza. Nel senso che abbiamo macchinari all’avanguardia ma anche personale medico d’eccellenza, il tutto in un quadro di rispetto di norme e di protocolli sulla migliore operatività e quindi assistenza possibili». E ancora: «Proprio in una logica di sviluppo e di sguardo all’esterno del Biellese, contiamo di trovare ulteriori sinergie con l’Università del Piemonte Orientale, che ha sede a Vercelli. Oggi per esempio siamo sede del corso di laurea di infermieristica. Domani potremmo ampliare l’offerta».

NUMERI - La prima pietra dell’ospedale, che si trova nella parte sud della città, in pratica nel confinante comune di Ponderano, è stata posizionata nel 2002. A giorni sarà operativo, anche se per entrare a pieno regime avrà bisogno di alcuni mesi, nel corso del quale il trasloco dal monoblocco di via Caraccio sarà ultimato. Il corso complessivo supera di poco i 193 milioni di euro, di cui 20 sono stati dati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. I posti letto saranno circa 500.