19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Basket | Lega A2 Gold

Angelico, sconfitta che brucia (85-95)

Mantova anche a +30. Orgoglio rossoblù nel finale. Mercoledì sfida in casa con Le Mans.

BIELLA - Pallacanestro Biella in grande difficoltà. Il successo in Coppa con l’Anversa mercoledì scorso non è stato ripetuto. E Mantova fatica davvero solo in avvio di gara. Dopodiché domina in lungo e in largo l’Angelico, che arriva anche a – 30 nel punteggio. In chiusura di match gli avversari commettono l’imprudenza di rilassarsi, consentendo a Biella di chiudere dignitosamente la sfida almeno nel punteggio (85-95).

IL PUNTO - Ma il campo ha detto di un dominio assoluto. Con cifre in alcuni momenti quasi imbarazzanti. Alla fine del 3° quarto, per esempio, Mantova aveva 100 di valutazione, contro il 34 dei biellesi. Stanchezza? Problemi fisici per troppi ragazzi? Valore degli avversari? Per coach Corbani ci sarà poco tempo per pensare, perché mercoledì sera al palazzetto arriva Le Mans (ore 20,30) per il nuovo impegno europeo. Si continua a parlare di ricorso al mercato, ma di nomi non ne vengono ancora fuori.

CRONACA - L’avvio è all’insegna dell’equilibrio. Mantova fa girare bene la palla e resta attaccata ai rossoblù, avanti grazie al solito Voskuil (subito due «bombe»). Si va al primo riposo sul punteggio di 21 a 20 per gli ospiti, grazie ad un canestro da sotto di Amoroso a pochi secondi dalla sirena. La schiacciata di Jefferson, in contropiede, su errore d’un compagno, in avvio di quarto, firma il +5 (20-25) dopo due minuti per la squadra mantovana. Che diventa subito + 7 con Moraschini (20-27) poco dopo. Biella prova la difesa a zona ma Mantova la punisce. Biella non tiene il ritmo degli avversari. E gli ospiti volano a + 10 (24-34) sempre con Moraschini, in contropiede. La Dinamica fa girare la palla e trova sempre un uomo libero, che poi segna. E in difesa tiene discretamente il biondo bomber dell’Angelico, sempre più in affanno. Mantova quindi sta meritatamente sempre avanti. E con il passare dei minuti mostra di avere più energia e idee più chiare un po’ su tutto. Landi per gli ospiti sigla da «tre» il 26-39 a – 4’; poi Laquintana replica e riporta a 10 le lunghezze di distanza dei padroni di casa. Il divario però è destinato a crescere. E’ solo questione di tempo. Chiunque lo capirebbe. Sul finale di primo tempo la Dinamica fa addirittura scuola, con un attacco perfetto. Per i piemontesi lotta solo Laquintana e Voskuil. Ma non può bastare per arginare lo strapotere avversario. Mantova chiude sul 37-53, dominando a rimbalzo in modo schiacciante (21 a 10) e tirando con il 60% dal campo (29 su 39).

La ripresa si apre come s’era chiuso il primo tempo. E Biella pare sul punto di affondare… 39-60 dopo meno di tre minuti dall’uscita degli spogliatoi. Raymond si sveglia e firma il 44-64. Ma Rullo e Moraschini fanno quello che vogliono in attacco, a volte pure con un pizzico di fortuna. Biella prova a dire la sua (46-67) con una penetrazione di Voskuil, ma è poca cosa. Biella fatica a fare tutto. Mantova no. Per la Dinamica pare addirittura un tiro a segno: 46-72 con Mazic da «tre». Sul finale la macchina perfetta pare incepparsi. Ma Rullo chiude il quarto, sancendo un eloquente 53-81. Che poi replica e dice + 30: 54-84 con un altro missile in faccia a De Vico in apertura di ultima frazione. Dopodiché la Dinamica toglie il piede dall’acceleratore e amministra con largo anticipo il successo. Il pubblico di casa ammutolisce di fronte alla superiorità degli avversari. Raymond prova a suonare la carica, anche se solo un miracolo potrebbe cambiare la storia del match. Il vantaggio comunque si asciuga fino al – 20 (66-86) a 5’ e 18’’ dalla sirena. Che diventa 70 a 89 a – 3’52’’. Ancora orgoglio Biella, che arriva a – 12 (1’33’’) sull’80 a 92, anche grazie al sostegno del pubblico. Ma la Dinamica pur commettendo l’errore di aver staccato mentalmente la spina, non si lascia sorprendere e chiude sul risultato di 95 a 85.