18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Amministratore e esperto

«Maltempo? No alla caccia alle streghe»

Il sindaco di Trivero Massimo Biasetti parla da geologo: «Prevenzione fatta, pioggie eccezionali».

TRIVERO - Massimo Biasetti non è solitamente un uomo che difende «i palazzi» né tanto meno «la casta». Eppure di fronte al disastro che il maltempo ha creato in molti comuni del Biellese, la scorsa settimana, lui non scaglia nessuna pietra contro amministratori e politici, locali o regionali, di ieri e di oggi. Anzi. Difende l’operato di Provincia e di Regione. E lo fa nella sua veste di geologo, non certo di sindaco di Trivero o di vice-presidente della Provincia di Biella, quindi di collega di amministratori del passato e del presente.

LA DIFESA - «Quanto avvenuto non è addebitabile a nessuno. O almeno non certo a politici e amministratori di questo o quel Comune o della Provincia - dice sicuro, anzi, con una punta di fastidio, Biasetti -. Le frane sono avvenute perché ha piovuto per molti giorni. Il terreno era quindi inzuppato d’acqua e in alcuni punti ha ceduto… Una situazione eccezionale. Questo è quanto! Sostenere che sindaci o consiglieri di Comunità montane o altro potessero impedire questo disastro è assurdo. Una vera e propria chiacchiera da bar, che non tiene conto della realtà dei fatti. Fatti che dimostrano l’esatto contrario. E cioè l’enorme lavoro in chiave di sicurezza che è stato fatto negli ultimi anni, sia nella Valsessera sia nella Valle di Mosso. Certamente il nostro territorio presenta numerosi punti critici, potenzialmente pericolosi. Ma pensare o credere che ogni collina e ogni metro quadrato di terreno del Biellese possa essere messo in sicurezza, di fronte a possibili eventi climatici eccezionali, è ridicolo e non sostenibile sul piano scientifico e geologico».

L'ATTACCO - «Il punto piuttosto è un altro - tuona Biasetti, appassionato di montagna e profondo conoscitore del territorio -. Le responsabilità per diverse situazioni di rischio, spesso, sono dei privati. Perché nei decenni passati in molti hanno costruito in punti poco sicuri. Ripeto: negli ultimi anni sono stati spesi milioni di euro per mettere in sicurezza torrenti e corsi d’acqua. Che infatti in questo caso non sono fuoriusciti, anche perché la pioggia è caduta per molti giorni ma senza veri picchi concentrati in brevi spazi temporali. La Regione Piemonte da anni ha elaborato piani di sicurezza e normative precise. Capisco la rabbia, comprendo la voglia di trovare un nemico ma il disastro che ha colpito il Biellese non ha un responsabile come qualcuno vorrebbe... Questo ovviamente non vuol dire che non si potesse e si possa fare di più o meglio».