28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Commercio estero

Biella cresce del 3,6%, boom dell'alimentare

Risultati superiori alla media nazionale (+1,4%) tra gennaio e settembre, buone performance per il manifatturiero.

BIELLA - Con un valore in Euro pari a  1.176,6 milioni, le esportazioni biellesi nei primi nove mesi del 2014 hanno registrato un andamento positivo in quasi tutti i settori, l'incremento del +3,6% - che supera, oltre a quello nazionale, anche quello piemontese a quota +3,3 - deriva in massima parte dalle attività manifatturiere. Il settore, da solo, fa man bassa di oltre 1.165 milioni di Euro di esportazioni, rimettendo in luce la propria apertura internazionale: «Biella conferma la sua forte vocazione all'export, sia verso l'Europa sia verso il resto del mondo. E accanto ai prodotti tessili si vanno affermando, seppur con valori inferiori, produzioni nuove, come quelle agricole e alimentari. Siamo sempre più convinti che la strada da percorrere per rilanciare il Biellese debba passare attraverso l’internazionalizzazione, strategia che sempre più imprese concepiscono come vera e propria necessità per conquistare nuove quote di mercato» questo il commento del presidente Andrea Fortolan, ai dati diffusi dalla Camera di commercio di Biella.

Da segnalare la crescita a due cifre di alimentare, e di agricoltura, silvicoltura e pesca portano a casa, in ordine, un sorprendente +65,5% e un bene augurante +11,8%.  Positivi anche i numeri del tessile, nel complesso tutta la produzione aumenta del 5,7%, nel dettaglio si rileva un segno «+» di tutti i comparti:  dai tessuti (+5,1%), ai filati di fibre tessili (+4,2%) fino agli altri prodotti tessili (+9,7%).

Pressoché stabile l’export degli articoli di abbigliamento - anche in pelle e pelliccia - (+0,1%), delle altre attività manifatturiere (-0,4%) e della meccanica (-0,2%).

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, il bacino dell’UE 28 si conferma la destinazione principale, attirando il 57,2% delle vendite all’estero. Si rivelano positive le esportazioni verso la Germania (+2,8%), il Regno Unito (+0,7%), la Romania (+18,1%), la Bulgaria (+23.2%), il Portogallo (+36,7%) e la Polonia (+6,5%), mentre sono in diminuzione le vendite all’estero verso gli altri principali partner commerciali europei con un -8,6% registrato dalla Francia, secondo mercato di destinazione delle merci biellesi. In totale, l’export diretto verso i paesi dell’area comunitaria ha rilevato una variazione positiva pari a +4,6%.

Per l'extra-Ue 28 (+2,3%) traina la Svizzera (+5,6%), molto bene Turchia (+13,6%), Stati Uniti (+18,1%) e Corea del Sud (+36,8%), mentre sono in calo le esportazioni verso la Cina (-6,1%), che rappresenta il secondo partner extra-Ue, Hong Kong (-13,4%) e Russia (-16,0%).