29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Bilancio della regione

Irpef e bollo auto, aumenti in arrivo

5 Stelle» e Lega Nord sulle barricate. Molto critico l’assessore Vignale, relatore di minoranza del provvedimento. Lunedì prosegue la discussione.

TORINO - Nei giorni scorsi il consiglio regionale ha avviato la discussione sul disegno di legge relativo ad alcune «disposizioni urgenti in materia fiscale e tributaria», una delle manovre proposte dalla giunta regionale per la copertura degli oneri finanziari e per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio. Discussione che proseguirà lunedì in aula.

Aumenta l’addizionale Irpef e bollo auto
Il provvedimento, discusso in settimana in Prima commissione, prevede, in primo luogo, l’aumento dell’addizionale regionale Irpef. Secondo i relativi scaglioni di reddito l’Irpef si applicherà nel modo seguente: 0,39% per i redditi fino a 15 mila euro, 0,90% oltre 15 mila e fino a 28 mila euro, 1,52% per i redditi oltre 28 mila euro e fino a 55 mila, 2,09% oltre i 55mila e fino a 75 mila e 2,10% per i redditi oltre 75 mila euro. Inoltre è stato previsto un aumento del 10% della tassa automobilistica regionale (il bollo auto) per autovetture di potenza superiore ai 100kw.

Chi inquina, paga
Il testo del disegno di legge propone che nella determinazione dei canoni per l’uso delle acque pubbliche ci si attenga ai principi stabiliti a livello comunitario per incentivare un uso razionale della risorsa idrica e per conseguire un adeguato contributo al recupero dei costi, in applicazione del principio «chi inquina paga». È infine definita la misura del canone per l’uso energetico dell’acqua.

Lega e 5 Stelle sulle barricate
A sostegno, con qualche riserva già espressa in sede di Commissione, la posizione di Marco Grimaldi di «Sel»: «Oltre il 75% dei piemontesi non è toccato dall’aumento dell’Irpef. E’ la notizia più sottovalutata di questa discussione. Avremmo preferito che nei due scaglioni toccati anche dalla manovra della giunta precedente ci fosse un’inversione di tendenza. Siamo comunque giunti ad alcune riduzioni e siamo contenti. Ritengo però che si possa fare di più sull’evasione, anche la Regione può farlo». Netta la critica della Lega Nord, con la consigliera Gianna Gancia: «Il taglio delle partecipate va affrontato, non può non essere preso in considerazione. Bisogna partire da lì. Abbiamo sentito l’assessore Saitta che sta riportando avanti una riforma sanitaria esattamente identica al progetto Cota, derivante dal tavolo Massicci. Massima attenzione poi ad aziende come Amos in provincia di Cuneo perché non riteniamo ci siano criteri di trasparenza per assunzioni e appalti. E poi impegno sulle alienazioni. Non è vero che tutto è impossibile. Sono le mezze misure a non essere più possibili».

Molto critico l’assessore Vignale, relatore di minoranza del provvedimento
«Sarà una manovra pesante in generale, lo sarà quella dell’Irpef così come quella del bollo auto, che non terrà conto del momento in cui viviamo e quindi della presenza di un parco auto  più vecchio. Oggi auto che superano i 120 cavalli non sempre sono auto di lusso, ma mezzi che non si possono cambiare. Poi l’introduzione di un ulteriore balzello sulle caldaie. Perché è sbagliata per noi questa parte che afferisce alle famiglie? Perché non tiene conto che la tassazione locale è arrivata a livelli insostenibili. Abbiamo tagliato, ma prima di mettere le mani nelle tasche dei piemontesi bisogna vendere tutto ciò che possiamo vendere. Chiediamo grande senso di responsabilità con una valutazione complessiva sui disegni di legge 66 e 67: dimostreremo che è possibile prevedere maggiori entrate senza vessare i cittadini piemontesi».

Critico anche il consigliere «5 Stelle» Federico Valetti
«Abbiamo constatato che si tratta di tasse patrimoniali sui beni dei cittadini. Non abbiamo visto una manovra incentivante. Riteniamo che ci sia stata fretta nel varare un provvedimento che non ha badato a buone politiche, come nel caso delle tasse automobilistiche. Sull’Irpef un aumento che colpisce anche la classe media: un’altra tassa sul reddito di cui non ci sarebbe stato bisogno. I tempi non sono buoni per queste decisioni». Ha chiuso momentaneamente la discussione sull’argomento il vice presidente Aldo Reschigna: «Sono convinto che molto lavoro sia stato fatto, ma che molto debba essere ancora fatto. Credo che tutti noi oggi abbiamo avuto la consapevolezza, con l’incontro avuto con la Provincia di Torino, che le scelte da fare sono cruciali. Non fa piacere a nessuno incrementare la pressione fiscale ma non fa piacere a nessuno neppure governare un ente in cui gli spazi sono sempre più limitati».