19 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Qualità della vita

Biella città «grigia»?

Al numero 37 nella classifica di vivibilità di Italia Oggi: ancora ricchi ma sempre più vecchi.

BIELLA – Dopo Il Sole 24 Ore, tocca ad Italia Oggi classificare la vivibilità dei capoluoghi del Belpaese, tra discrepanze ed analogie.

A leggere la top-ten, con all'apice ancora Trento, che stacca di gran lunga la Ravenna preferita dall'autorevole Sole, si vive di certo meglio nei centri di media e piccola dimensione del Nord, e fin qui tutto bene. Peccato che l'aria migliore tiri ad Est, proprio dalle parti di Trento e Bolzano – medaglie d'oro e d'argento – e di Treviso, Pordenone, Vicenza, Verona, tutte nelle prime dieci. Il Nord-Ovest, invece, mette in luce più di una vulnerabilità. Ben piazzata la solita Cuneo, qui undicesima e sempre con dati più che positivi in tutte le graduatorie, vincente tra le piemontesi per qualità della vita, incidenza delle tasse ed ogni scibile della sostenibilità civile.  Ma veniamo a Biella che si guadagna un onesto 37° posto, in salita di nove posizioni rispetto al 2013, dopo Verbania (23) ma prima di  Novara (38), Vercelli (49), Alessandria (60), Torino (65). A rigor di numeri molto meglio della posizione numero 64 riservata alla nostra città da Il Sole 24 Ore: ma è necessario scendere nel dettaglio delle sette categorie prese in esame -  affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, tempo libero - per verificare se siamo davvero in condizioni più favorevoli di quanto si immaginasse un mese fa...

Il Sole 24 ore dipingeva Biella come città ancora ricca ma «grigia». Consumi per famiglia alti, quarti assoluti nel valore aggiunto pro-capite, con il 66% di occupazione, vicini quindi ai valori della prima classificata, ma con tanti divorzi, trend negativo sugli under 25 residenti, e scolarizzazione scarsina, con soli nove anni di media pro-capite. Non bene anche sul fronte attrattive e servizi. Per il tempo libero eravamo solo al 76° posto, penultimi in Piemonte e calati a picco rispetto alla posizione n. 42 del 2013. Nei servizi al n. 55, con un onorevole numero di posti negli asili nido ma pochi nuovi nati, una buona capacità nello smaltimento delle cause civili, ma dati sconfortanti per la sanità con una migrazione ospedaliera decisamente alta.

I numeri cambiano per Italia Oggi, ma il quadro in fondo è sostanzialmente lo stesso:

siamo tra i fanalini di coda per la popolazione, penultimi assoluti. Fondo di classifica anche per i nuovi nati: solo 6,49 pargoli ogni 1.000 residenti e poco più di 2 persone per nucleo famigliare (2,16 per essere fiscali). Continuiamo a resistere per il tenore di vita che ci vede decimi, e sul fronte affari e lavoro, con un ottimo 6° posto, a ridosso di Trento, Bolzano e Bologna, tuttavia le imprese registrate sono nettamente inferiori rispetto a quelle chiuse, Biella è 48a per le prime, ma ben 30a, invece, per le seconde. Scarsi anche qui nel sistema salute, che ci vede solo alla piazza 79, va un po' meglio invece il tempo libero con la posizione n. 34.

Insomma su una cosa Sole e Italia Oggi sono di sicuro d'accordo: Biella è ancora ricca – e non si sa per quanto –, ma è soprattutto vecchia...