16 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Elezioni presidenziali

«Al Quirinale? Uno come Squillario»

Il leghista Simonetti e la democratica Favero divisi su Napolitano ma uniti sull'avvocato

BIELLA - Anche il Biellese contribuirà ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Roberto Simonetti e Nicoletta Favero sono pronti, oltre a Gianluca Susta. E soprattutto hanno le idee chiare su quali caratteristiche deve avere il successore di Giorgio Napolitano. Da giorni s’è scatenato un toto-elezioni che vede ora questo o quel candidato già al Quirinale: Prodi? Mattarella? D’Alema? Amato? E Berlusconi che partita giocherà? Tutti temi all’ordine del giorno dell’agenda politica nella capitale. Il deputato leghista e la senatrice democratica sono accumunati da un’idea precisa: il candidato ideale è una figura come Luigi Squillario.

Serve un uomo come l’avvocato
«Il presidente della Fondazione Cassa di risparmio ha un senso del territorio e una capacità di mediazione da grande uomo politico - dice Simonetti -. Senza contare le competenze sui meccanismi di funzionamento dello Stato. Se il nuovo presidente della Repubblica facesse bene quanto e come ha fatto Squillario per il Biellese, saremmo salvi. Tutti. Per i movimenti politici che vedo a Roma, invece, non sono ottimista. Temo forzature del Partito democratico e del premier Matteo Renzi. Nomi come Prodi o Amato non possono unire il Paese, perché leader politici troppo coinvolti nelle lotte politiche degli anni passati con il centrosinistra. Chissà, forse il vero nome ancora non c’è».

E’ il momento di una donna…
«Squillario? Figura eccezionale per il Biellese - sostiene la senatrice del Pd -. Non ci sono margini di discussione. Al Quirinale io vedo bene una donna. E in questo senso il nome della Finocchiaro mi piace. Non solo perché donna, ovviamente. Ma perché persona qualificata e competente. D’altronde tutti i nomi finora resi noti sono autorevoli, anche a livello internazionale. Previsioni è impossibile farne. Per me sarà un onore poter votare. L’avevo già fatto per Napolitano. Poterlo rifare sarà eccezionale».

Presidente che divide
«Tutti gli italiani dovrebbero ringraziare Giorgio Napolitano per quello che ha fatto per il Paese. E’ stato un grande presidente. Ha lavorato in un momento difficilissimo. L’Italia ha un grande debito nei suoi confronti» sono le parole cariche di affetto della Favero. Di parere ben diverso, invece, Simonetti: «Fuori discussione competenze e capacità. Ma è stato un arbitro non imparziale, che ha avallato una serie di riforme che non posso condividere: lo svuotamento dei poteri del Senato, il taglio delle risorse alle Regioni e ai Comuni che hanno determinato un blocco alle autonomie locali… Si tratta di provvedimenti che di fatto porteranno il Paese verso una 'dittatura democratica'. Sembra un ossimoro ma il disegno decisionista di Renzi, avallato appunto da Napolitano, mi pare chiaro».