29 marzo 2024
Aggiornato 11:30
Dall'estero

Un po' di Biella alla finale del Woolmark Prize 2015

Lanificio F.lli Cerruti ha fornito i tessuti al brand Augustin Teboul, tra i finalisti della sezione Donna. Vince l'award l'americana M. Patmos, in giuria anche Victoria Beckham.

BEIJING - Anche Augustin Teboul tra finalisti del Woolmark Prize 2015 per la sezione Donna. Con l'intervento provvidenziale dei tessuti firmati Lanificio F.lli Cerruti scelti per la propria collezione, il duo femminile franco-tedesco ha rappresentato l'Europa nell'ultimo atto del noto award internazionale della moda. La finale che si è svolta il 17 marzo a Shanghai ha visto in lizza accanto al brand Augustin Teboul anche Bird on a Wire per l'India e il Middle East, Strateas. Carlucci per l'Australia, V Major per l'Asia, M. Patmos per gli USA. E proprio quest'ultimo è stato premiato dalla una giuria d’eccezione di cui hanno fatto parte la stilista ed icona di stile Victoria Beckham insieme ad Angelica Cheung, direttrice di Vogue China, affiancate dai rappresentanti dei partner retail dell’IWP.

«The International Woolmark Prize dà un’incredibile opportunità ai talenti emergenti di tutto il mondo. Sono molto emozionata di essere qui a  Beijing ed essere parte di questo importante evento. Sono convinta che M. Patmos rappresenti al meglio ciò che il premio di The Woolmark Company voglia simboleggiare. La collezione era sapientemente costruita e il concept estremamente interessante» ha dichiarato proprio Victoria Beckham.

Dopo una ricerca globale che ha coinvolto 21 nazioni e più di 60 stilisti, gli altri 4 talenti selezionati da ogni parte del mondo sono stati eliminati durante un’intensa sessione di giudizio. Tra questi anche Augustin Teboul, un label in bilico tra ready-to-wear e haute couture, che nasce nel 2010 dall'incontro tra Odély Teboul e Annelie Augustin, entrambe diplomate in uscita dal ESMOD di Parigi.  Annelie ha poi lavorato per Yohji Yamamoto for Adidas e Odély per Jean Paul Gaultier.

Il lavoro di Augustin Teboul si distingue per la scelta del total black declinato in tante diverse varianti grazie all'utilizzo sapiente di texture che danno ai capi sfumature sempre differenti, e catturano per la capacità di ridare vigore ad un'ideale di donna sofisticata e post-romantica. Fondamentale in questo senso il ruolo di Cerruti, che per la collezione ha fornito tre tessuti in lana vergine, seta e Cashmere.