26 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Emergenza umanitaria

Migranti nel Biellese, Lega Nord pronta alle barricate

Anche nel Biellese scatta l'emergenza migranti. Una dozzina di stranieri ad Oropa. Presto altri arrivi a Cossato. Mosca e Corradino: «Prima i biellesi».

BIELLA - Anche nel Biellese scatta l'emergenza migranti. Non perché ci siano sbarchi o arrivi tipo quelli che da anni si registrano sulle coste siciliane. Ma è bastata la presenza di qualche decina di richiedenti asilo dall'Africa per mettere in fibrillazione la politica locale, che sul tema trova facile terreno di contrapposizione (spesso più su Internet che nelle sedi opportune). Centrosinistra che amministra le istituzioni territoriali da una parte e centrodestra alla ricerca di una ritrovata unità dall'altra, quindi, in questi giorni, hanno espresso posizioni diametralmente opposte sui giovani che scappano da situazioni disperate alla ricerca di un futuro migliore in Italia: accoglienza contro «prima gli italiani». In mezzo poche decine di persone, la cui presenza sotto il Mucrone è per ora gestita e organizzata soprattutto dal personale della Caritas con la supervisione della Prefettura e delle forze dell'ordine.

SANTUARIO - A Oropa nei giorni scorsi sono arrivate una dozzina di persone. Altri quattro o cinque stranieri sono in arrivo. Stop. L'accoglienza negli spazi del santuario mariano dovrebbe concludersi qui, come già avvenuto nel recente passato. Si tratta di soli uomini, provenienti tutti dall'Africa, che tra l'altro nelle stanze del santuario dormono e fanno solo la prima colazione. Il resto della giornata lo trascorrono in altre strutture provinciali dove ci sono altri richiedenti asilo, tra Pollone e Occhieppo Inferiore. L'attività religiosa e turistica della sacra struttura cara ai biellesi, quindi, non pare essere minimamente condizionata dalla presenza di questi pochi uomini.

COSSATO - E' dei giorni scorsi, invece, la notizia che altri stranieri sarebbero in arrivo, a Cossato. Qui una onlus non biellese starebbe lavorando per mettere in funzione la cascina «Speranza», che si trova in frazione Castellengo, una struttura un tempo in carico alla cooperativa «La Betulla» e oggi vuota e disabitata. Il sindaco della città, Claudio Corradino, pur dichiarando di non poter impedire questa operazione umanitaria, s'è dichiarato assolutamente contrario. «Prima i biellesi e il Biellese» ha sostanzialmente dichiarato confermando la notizia. Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario provinciale della Lega Nord, Michele Mosca, che ha annunciato una campagna di protesta con volantinaggi e prese di posizione pubbliche.