28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Guardia di Finanza

Ex medico denunciato per truffa, visitava senza autorizzazione

Lunga indagine, relativa al periodo 2002-2012: circa 1200 le prestazioni contestate e oltre 160 mila gli euro di danno all'erario

BIELLA - A conclusione di minuziosi accertamenti d polizia giudiziaria i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno valutato la posizione di un medico legale, dirigente di prima fascia, in servizio presso un ente pubblico, circa la possibile esistenza d’incompatibilità e cumulo di incarichi. L’attività è consistita in una serie di riscontri volti ad appurare se il professionista, nello svolgimento della propria attività per conto dell’ente di appartenenza, avesse rispettato il principio di esclusività del rapporto di lavoro, con il fine di rilevare l’eventuale svolgimento, non autorizzato, di prestazioni di identica natura nei confronti di soggetti terzi.

L'ACCUSA - Il servizio ha consentito di provare che il medico, aveva svolto, nel periodo 2002-2012, sino alla data del suo licenziamento, circa milleduecento prestazioni «extra-ufficio» utilizzando indebitamente la struttura e le attrezzature diagnostiche dell’ente pubblico, senza aver ottenuto da parte di quest’ultimo la prescritta autorizzazione, causando così un significativo danno per le casse statali, corrispondente alle somme indebitamente percepite nell’ambito dell’esercizio della sua attività libero-professionale. L’attività si è conclusa con la segnalazione del professionista alla magistratura ordinaria per le ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato, peculato e abuso d’ufficio, nonché alla magistratura contabile per un danno patrimoniale all’erario quantificato in 163.950,83 euro.

L'AUTORITA' - Il Pubblico Ministero undella Procura della Repubblica di Biella, accogliendo la proposta avanzata dalle Fiamme Gialle, ha inoltrato al giudice per le indagini preliminari istanza di sequestro preventivo, nella forma «per equivalente», delle somme indebitamente percepite e non versate all’ente di appartenenza. Tale sequestro è stato applicato su beni immobili, mobili registrati e sul trattamento di fine servizio del medico, per l’intero ammontare. La misura patrimoniale in parola ha già superato il vaglio del riesame del Tribunale.