23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Consiglio comunale

Biella, verso l'esenzione totale sull'Imu per la prima casa

Delibera votata lunedì dalla giunta. Ora serve l'approvazione in aula della maggioranza del sindaco Marco Cavicchioli

BIELLA - Confermata l'esenzione totale sull'Imu per la prima casa (escluse quelle di lusso), aggiunta l'esenzione totale sulla Tasi per chi vive in affitto in qualsiasi immobile, da quelli assegnati in edilizia popolare a quelli ordinari: sono le novità scritte sulla delibera votata lunedì dalla giunta, che riguarda le aliquote 2015 delle imposte sugli immobili. La proposta per due delle tre componenti della Iuc, l'imposta unica comunale (la terza è la Tari, la tariffa sulla raccolta dei rifiuti), dovrà poi essere approvata dal consiglio comunale.

IL PUNTO - Rispetto al 2014, su cui ci fu un primo intervento con una delibera che il consiglio comunale votò a settembre, non cambia il gettito previsto, ma il modo in cui le percentuali dell'imposta vengono distribuite tra proprietari dell'immobile (che pagano l'Imu) e residenti dell'immobile, a cui spetta la Tasi, sia che si tratti dei proprietari stessi, sia che si tratti di chi vive in affitto in una proprietà altrui. L'aliquota ordinaria – che si applica alle seconde case dei proprietari che siano o no date in affitto – resta fissa al 10,6 per mille, ma concentrata nella sola Imu, quindi interamente a carico del proprietario stesso. Nulla è dovuto invece dall'inquilino eventuale. Fino al 2014 l'8,1 per mille era la parte di Imu e il 2,5 per mille la porzione di Tasi, che era dovuta dal locatario in caso si trattasse di immobile dato in affitto. Lo stesso accadrà per le case popolari o di edilizia residenziale pubblica: sparisce la Tasi, pari a zero con nulla da pagare per gli assegnatari degli alloggi, resta l'Imu che copre l'intera quota del 6,36 per mille.

COSA CAMBIA - Nulla cambia rispetto al 2014 per le prime case, sia che si tratti di immobili nelle fasce di lusso (A1, A8 e A9) sia per tutti gli altri immobili, nel caso si tratti dell'abitazione principale dei proprietari: per il primo caso l'Imu resta al 2,7 per mille e la Tasi al 3,3 per mille. Nel secondo caso, ovvero nella grande maggioranza delle «prime case» in città, l'Imu è pari a zero e i proprietari residenti devono pagare solo il 3,3 per mille di Tasi. «Nella nostra proposta restano fisse anche le detrazioni - spiega l'assessore al bilancio Giorgio Gaido - . Sono da 200 euro sull'Imu per le prime case classificate nelle fasce di lusso e per gli alloggi popolari. Sono da 175 euro sulla Tasi per tutte le abitazioni principali, a prescindere dalla fascia di appartenenza».