28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Opere pubbliche

Bianzè vuole ristrutturare un'ala del Comune

L'amministrazione bianzinese ha partecipato al bando di finanziamenti governativi «6000 Campanili» con l'obiettivo di ottenere fondi per ristrutturare parte dell'edificio comunale

BIANZÈ - Rifacimento dei tetti, riordino delle facciate, sistemazione di alcune parti strutturali, recupero di nuovi locali e sala conferenze, installazione di un montapersone. Sono le opere più importanti inserite nel progetto di riqualificazione del fabbricato adiacente al palazzo comunale. L'amministrazione bianzinese ha presentato il progetto alla Regione per accedere ai finanziamenti previsti dal programma 6000 Campanili, destinati a interventi di manutenzione e messa in sicurezza nei piccoli comuni.

IL PROGETTO - Il piano di riqualificazione riguarda l'edificio che chiude il cortile interno del palazzo comunale. Il sindaco Maurizio Marangoni spiega che «è previsto il rifacimento dei tetti, il riordino delle facciate, la sistemazione di alcune parti strutturali come la scala e la sgrossatura generale dell'edificio. Ci sarà poi il collegamento di una parte nell'ala della biblioteca che verrà così ampliata. Successivamente, se otterremo il finanziamento, la prosecuzione naturale dell'opera sarebbe il recupero dei vari locali con lavori in economia». L'edificio municipale in origine era un convento. Oggi è composto dalla biblioteca, dagli uffici comunali con porticati sia al piano terra che al primo e secondo piano. Il lato adiacente alla scuola accoglie altri uffici e la sala consiliare si ferma a un solo piano. L'edificio interessato dal progetto di riqualificazione in questo momento è utilizzato nella parte inferiore come magazzino e ricovero per gli attrezzi e gli automezzi comunali. La parte superiore, invece, è inutilizzata. «Pian piano - aggiunge Marangoni - vorremmo recuperare tutti questi spazi, principalmente per ricavare una sala conferenza. Le varie altre stanze vorremmo poi destinarle alle associazioni bianzinesi. La cosa prioritaria, comunque, sarebbe il rifacimento dei tetti perché si trovano in condizioni critiche, ma senza finanziamenti ci troviamo nella difficoltà d'intervenire». Il progetto per la ristrutturazione del tetto ha dovuto rispettare le indicazioni della Soprintendenza Belle Arti, essendo un edificio con vincoli storici. «Per ora è un parere di massima, ma nel momento in cui si dovesse perfezionare il finanziamento richiederemo le indicazioni definitive. Lo stesso discorso vale per il montapersone da installare sul lato della sala consiliare. Anche in questo caso la Soprintendenza ci ha fornito le linee guida da seguire per la sua realizzazione».