19 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Ambiente

Salvare gli alberi monumentali di Vercelli

Il delegato della LIPU evidenzia soluzioni alternative alla rimozione definitiva del patrimonio arboreo cittadino

VERCELLI - È veramente necessario abbattere gli imponenti alberi di parco Kennedy? È la domanda che Giuseppe Ranghino, delegato dell'associazione ambientalista LIPU, pone agli amministratori del Comune di Vercelli. L'avvio del piano di abbattimento, sviluppato sulla base della relazione dell'agronomo, è stato dato dopo la caduta di uno degli alberi segnalati.

ALTERNATIVE - Prima di intervenire con la rimozione definitiva del patrimonio arboreo cittadino, Ranghino evidenzia alcune soluzioni alternative adottate in altre città. Porta come esempio quanto fatto all'Isola Bella, sul lago Maggiore. «Anni fa - spiega - una tromba d'aria abbattè un albero molto grande e raro. Venne raddrizzato e messo in sicurezza con dei cavi. Ora dopo parecchio tempo, l'albero è ancora vivo e vegeto, felicemente recuperato a dare lustro all'isola. Non si poteva mettere in sicurezza anche alcuni alberi secolari di Parco Kennedy?».

CAUSE - Prima di arrivare all'abbattimento delle piante, bisognerebbe valutare le cause che ne determinano la malattia e mortalità. «Quasi mai - chiarisce - gli alberi vengono messi a dimora in zone dove possano ricevere facilmente l'acqua alle radici. Sovente sono soffocate dall'asfalto e dal cemento. È il caso dei due chioschi realizzati e incementati a ridosso degli alberi monumentali di parco Kennedy da abbattere. I chioschi non si toccano perché sono storici, invece si preferisce abbattere i monumenti della natura». Una seconda causa che porta le piante al deterioramento sarebbe imputabile alle potature. «Basta guardare le pericolosità che si manifestano nei rami che sono stati potati. Specialmente nei platani dove sono lampanti le marcescenze formatesi a seguito dei tagli. Anche i pini a cui è stata tagliata la chioma sono morti in piazza Cesare Battisti».

SITUAZIONE - Le radici di molti alberi soffocate dal cemento «si ribellano cercando altri spazi per poter continuare a nutrire il fusto e la chioma, perciò creano dissesti nel piano stradale. A Vercelli vi sono molti alberi secchi e mezzi morti, caduti o ancora lì, soffocati dall'asfalto. È la situazione di via Famiglia Jona e via Cena. Quando l'apparato radicale è semiscomparso, la chioma incomincia a dare segni di sofferenza, i rami iniziano a seccare, le foglie ad appassire e presto l'albero cade. Al Parco Kennedy c'è un'altra pianta che sta per collassare, esattamente lungo il tratto che costeggia la ferrovia (la 16esima della fila) ma non è stata segnata». Il delegato Lipu conclude chiedendosi «fino a che punto sia da considerare lo stato di degrado degli alberi segnati con la lettera A».