18 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Artigiani del gusto

In Alta Valsesia per il pane di Eugenio Pol

Un prodotto di tale eccellenza che vale sicuramente il viaggio fino a Fobello, in Alta Valsesia, da Eugenio Pol

FOBELLO - 225 abitanti, uno più o uno meno, sparsi nella ventina di frazioni che compongono il villaggio di Fobello, in Alta Valsesia, appena sotto quota 900 metri s.l.m. Qui l'aria è buona e fresca, il paesaggio verdeggiante per tre stagioni su quattro, salvo in inverno, quando si potrebbe incappare nella «Vulaiga», quel fenomeno meteorologico che cristallizza la neve al vento, facendola scendere volteggiando, come fosse farina, qui, nella Conca di Smeraldo. Unico personaggio nato qui che ha lasciato un segno nella storia è stato un innovatore, Vincenzo Lancia, il fondatore della famosa casa automobilistica torinese, mentre oggi il personaggio simbolo è un uomo che ha avuto successo rivolgendosi al passato.

EUGENIO POL - Nevischio che sembra farina, e anche Eugenio Pol appare ben calato nel ruolo di uomo delle nevi, o delle farine, che pochi come lui sanno trattare e trasformare in una vera opera di altissimo artigianato. Non si può non rendersene conto assaggiando uno qualsiasi dei suoi pani più noti, frutto di fermentazione naturale, metodo che salvaguarda le biodiversità dei lieviti e dei batteri endemici, che uniti a farine biologiche di rara qualità, contribuiscono a realizzare un pane che vale il viaggio, anche da parecchio distante, perché un pane così si mangia con nulla, solo per il piacere di annusarlo, di guardarlo e infine sgranocchiarlo con infinito piacere, sino alla commozione, anche dopo giorni dallo sforno, proprio come una volta.

MILANO FOBELLO SOLO ANDATA - Origini milanesi, laureato in chimica, all’inizio degli anni ‘80 parte per l'Alta Val Sesia alla ricerca di una vita sana, più semplice, dove le esigenze siano più limitate. All'epoca rilevò una piccola osteria in un paesino di queste parti dove cominciò a mettere alla prova le sue doti di cuoco, finché non decide di fermarsi a Varallo, avviandosi sulla strada della ristorazione di qualità, proprio a partire dalla scelta delle materie prime. Una cucina strettamente legata al territorio quella del Muntisel, con uso di prodotti locali e, nel limite del possibile, biologici, però trovare del buon pane in giro non era e non è così semplice. Allora cominciò un lavoro di ricerca per ottenere il pane come si faceva veramente una volta, sperimentando e ricercando, e finalmente ottenendo quel che voleva. La specializzazione paga, e così decise di dedicarsi completamente a questo mestiere, qui a Fobello, in Provincia di Vercelli, da dove il suo pane parte e raggiunge alcune dei ristoranti italiani più importanti.

PROVARE PER CREDERE - Se non l'assaggi non ci credi, eppure le micche di montagna con farine integrali di farro, di grano duro e grano tenero hanno un sapore unico, così come farà saltare il banco il pane di segale, tra i più tradizionali in Valle, e tra i più apprezzati da noti chef della zona o d'altrove. E poi l'attenzione verso le erbe montane, che caratterizzano altri pani che sanno di antico, di kamut e avena; fino a raggiungere le sommità dei pani all'uvetta, con frutta secca, o i pandolci natalizi. La gamma è al completo, pronti a partire? L'indirizzo è questo: Vulaiga, via Rizzetti 22 Fobello (VC).