24 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Parto in acqua

Nuovo ospedale, ora si nasce in acqua: già otto casi

Donazione di una vasca speciale alla struttura sanitaria da parte del Rotary di Valle Mosso. La mamma del piccolo Lorenzo: «E' stata un'esperienza bellissima»

BIELLA - Molte donne in dolce attesa che si rivolgono all’ospedale degli Infermi hanno ora la possibilità di provare l’esperienza del parto in acqua. Il Rotary di Valle Mosso ha infatti scelto di donare una vasca, del valore di 17 mila euro, inserita nel pacchetto di donazioni che l’associazione aveva previsto per l’ostetricia e ginecologia dell’Azienda sanitaria locale e che comprendeva anche quattro letti per il parto ed un ecografo di ultima generazione.

PRIMATO - La vasca è stata utilizzata per la prima volta nella notte di venerdì 13 giugno scorso, quando Lucia Boschetto, 27 anni residente a Cossato, ha dato alla luce il piccolo Lorenzo Regazzi, di 3,8 chilogrammi, primogenito anche per papà Roberto, 32 anni: «Per me si è trattato del primo figlio, quindi non ho termini di paragone con un parto tradizionale, ma mi sento di affermare che rivivrei senza alcun dubbio questa bellissima esperienza - racconta Lucia -. Il personale di reparto è stato davvero gentile, mi ha seguito durante l’intero travaglio, tranquillizzandomi e rendendo il tutto molto naturale. Mio marito è potuto restare con me in sala e vivere in diretta il momento della nascita del nostro bambino. Quando l’ostetrica mi ha proposto di utilizzare la vasca ho accettato e oggi posso dire di essere ben contenta di averlo fatto». Dopo di lei altre sette mamme hanno partorito con questa modalità, pertanto ad oggi i parti in acqua al «degli Infermi» sono già otto.

PRIMATO - L’ospedale degli Infermi fu tra i primi in Italia ad introdurre, tre anni fa, la possibilità per i papà di assistere al parto anche durante il taglio cesareo in sala operatoria, con criteri ed indicazioni dettati da una specifica procedura operativa in vigore. A maggior ragione, i papà possono assistere al parto in vasca, con la differenza che in questo caso specifico la donna è solitamente più serena, rilassata e trasmette le stesse sensazioni al proprio partner. Nell’ospedale biellese, la vasca è collocata in una delle cinque sale del blocco parto, tra i più grandi e funzionali d’Italia, concepito per l’accoglienza e la privacy delle partorienti. Ogni sala è dotata di bagno e dispone, proprio grazie alla raccolta fondi istituita dall’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella, di letti parto di ultima generazione.