26 aprile 2024
Aggiornato 16:30
mangiare fuori

I quattro migliori ristoranti di Arona

A meno di un'ora d'auto da Biella e dintorni, per una passeggiata lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore

ARONA - Prendendo l'autostrada a Carisio o a Balocco, oppure raggiungendo il casello di Romagnano-Ghemme, e come ultima opzione prendendosi il tempo di percorrere tutta la Statale 142, percorso classico per generazioni, sulla strada della fuga di un giorno, o per una notte. Arona, meta classica e rigenerante, potendo ormai da anni scongiurare il pericolo delle lunghe code di ritorno, potendo appunto sfruttare le diverse possibilità che l'intreccio di autostrade dei laghi ci offrono.

ROMANTICISMO - Soprattutto la sera, il locale più bello e romantico resta La Taverna del Pittore, protesa sul Lago, con di fronte la Rocca di Angera, sempre illuminata, a fare da trompe d'oeil sul lago buio, punteggiato da poche altre luci che si riflettono sulle acque ferme -apparentemente- del Lago. Il locale, ben conosciuto da generazioni ha vantato tempi migliori, ma resta comunque un punto di riferimento se lo scopo non è solo mangiare. Un annesso bistrot può alleggerire la pressione, e anche il conto, che alla Taverna del Pittore difficilmente si potrà collocare sotto i 100 euro a persona. Sempre sulla stessa piazzetta, Piazza del Popolo, la più carina di Arona, ci sarebbe anche un'alternativa abbastanza sorprendente. Si chiama La Piazzetta, dove lo chef patron di origine campane propone una cucina che si scolla abbastanza dal contesto, cercando contaminazioni profondamente mediterranee, con particolare attenzione ai sapori vicini alla cultura napoletana.

IN TRATTORIA - Dimenticando la vista diretta da lungo lago, e dimenticando purtroppo anche l'estinta Trattoria Campagna di via Vergante, nelle immediate vicinanze esiste comunque una valida alternativa, soprattutto se frequentata in compagnia, alleggerendo di parecchio l'incidenza del conto, e risolvendo pranzo o cena con poche decine di euro, sufficienti per gustare una cucina più aderente al territorio, e dove i classici piemontesi saranno tutti fieramente in carta. In frazione Montrigiasco troviamo il Castagneto, immerso nel verde e con grandi spazi a disposizione, sia nella sala interna sia nella grande e piacevole terrazza, dove mangiare a sazietà piatti solidi e convincenti, degni di appetiti d'altri tempi.

BRILLA UNA STELLA - La crisi ha colpito con decisione anche da queste parti, tanto da dissuadere molti chef ad avventurarsi in esercizi di stile degni dell'ambita menzione sulla Guida Michelin, e così di stelle lungo lago, tutto il Lago Maggiore, ne troviamo ormai pochissime, quasi tutte raggruppate sulla ricchissima sponda svizzera, mentre ne rimane una sulla sponda piemontese, Il Portale a Pallanza, ed una sulla sponda lombarda, Il Sole di Ranco. Punto e basta. Ma a pochissimi chilometri da Arona, ad Invorio, troviamo l'eccezione cercata e voluta da Paolo Gatta, che in una bellissima villetta di campagna mette in scena un cucina ricercata e complessa, proposta a prezzi comprensibili, in un ambiente curato, con un servizio attento ed una carta dei vini degna di questa cucina d'autore. Si chiama Pascia, senza accenti, se non sulla cucina.