28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Cronaca

Dopo 10 anni si riapre il caso della piccola Matilda

La bimba fu uccisa nel 2005, a Roasio. Dopo le assoluzioni per la madre, la vicenda giudiziaria si riapre per l'ex fidanzato di lei

BIELLA - Dopo oltre dieci anni e ben cinque sentenze, il caso della piccola Matilda Borin, la bimba di soli 22 mesi uccisa in una villetta di Roasio, ritornerà in un aula di giustizia. Il 23 ottobre infatti Antonio Cangialosi, all'epoca della tragedia il fidanzato della madre di Matilda, si dovrà presentare davanti dal gup Fabrizio Filice, il quale deciderà se mandarlo a processo, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, per la morte della bambina, oppure no. Elena Romani, ex modella e hostess di voli aerei, assolta in tutti i gradi di giudizio, dopo aver conosciuto il carcere e una serie di processi, sarà parte civile nei suoi confronti.

I fatti

Matilda fu uccisa da un forte colpo alla schiena il 2 luglio 2005, mentre si trovava all'inernto della villetta in cui c’erano soltanto la mamma e il compagno di lei. Per Antonio Cangialosi due pronunciamenti: prima l’archiviazione e poi il non luogo a procedere. Ora la vicenda verrà riaperta, poiché gli avvocati della Romani, Roberto Scheda e Tiberio Massironi, hanno presentato ricorso in Cassazione. I legali di Cangialosi, Sandro e Andrea Delmastro hanno sempre sostenuto l'innocenza del loro assistito.