25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Biella

"Sorrentino incapace di intendere e di volere"

Il maresciallo dei carabinieri deve rispondere di tre episodi di molestie sessuali (anche su un minore). Ecco la tesi della perizia fatta fare dai suoi legali

BIELLA - Mario Sorrentino non avrebbe agito con intenzioni sessuali. Il suo comportamento, infatti, si spiegherebbe con un eccesso di zelo professionale nel voler il rispetto dell’autorità costituita. A fargli compiere una serie di azioni illecite, insomma, sarebbe stata una patologia psichiatrica depressiva, di cui all’epoca dei fatti contestati al maresciallo soffriva in modo conclamato. Ad arrivare a queste controverse, e che faranno discutere, conclusioni, presentate durante una nuova udienza del processo che il militare protagonista per il reato di violenza sessuale su tre giovani, è stata la perizia psichiatrica condotta da Antonio Pellegrino, di Torino. Perizia richiesta dai difensori del graduato dell'Arma e avallata dal Tribunale. Sorrentino insomma sarebbe stato affetto da un vizio (parziale) di intendere e volere, quando, nell’estate del 2014, portò all’interno della stazione dell’Arma, a Mottalciata, un minorenne, molestandolo. La prossima udienza è stata fissata per il 21 del prossimo mese di gennaio.