17 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Lavoro

Sabato sciopero in grandi magazzini, supermercati e Coop

Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS, i sindacati che rappresentano gli addetti delle aziende della grande distribuzione hanno indetto due giorni di agitazione, il 7 novembre e il 19 dicembre, chiedendo il rinnovo del contratto collettivo, scaduto da dicembre 2013

BIELLA – Spesa e shopping nei grandi magazzini e nelle Coop a rischio sabato 7 novembre. Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCS, i sindacati che rappresentano gli addetti delle aziende della grande distribuzione hanno indetto due giorni di agitazione, il 7 novembre e il 19 dicembre, chiedendo il rinnovo del contratto collettivo, scaduto da dicembre 2013. Allo sciopero non aderiscono i dipendenti assunti secondo il contratto sottoscritto da Confcommercio.

Secondo i sindacalisti : «Il nostro contratto collettivo è scaduto da dicembre 2013 e gli stipendi sono bloccati da allora. Finora abbiamo visto solo sacrifici. Per abbassare il costo del lavoro, le aziende continuano a licenziare e a usare gli ammortizzatori sociali mentre, di conseguenza i carichi di lavoro aumentano. Vogliamo un contratto, un lavoro sostenibile, un salario dignitoso».

Federdistribuzione ha replicato: «La volontà di proseguire la negoziazione per arrivare a concludere il contratto» ma ha lamentato «un atteggiamento di chiusura». La Coop si è detta pronta a garantire «alcuni maggiori costi sociali a proprio carico», dalla malattia alla contrattazione aziendale, «e senza modificare i livelli retributivi già acquisiti dal personale oggi presente. La cooperazione vuole il rinnovo del Ccnl e opererà in tal senso, ma a condizioni che consentano l’equilibrio complessivo necessario per continuare a svolgere la propria funzione sociale».

Tra le catene coinvolte ci sono Coop, Rinascente, Oviesse, Ikea, Carrefour, Esselunga, Lidl, Pam, Upim, Coin, Decathlon, Zara, Penny Market, Limoni e altri.