29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Basket A2

Mercato, Angelico potrebbe andarci solo da gennaio

Solo due vittorie, anche con la stella Hall... Dall'anno nuovo in arrivo un rinforzo? Agenti e società hanno le bocche cucite. Ma un play d'esperienza potrebbe far volare la squadra

BIELLA - Qual è il futuro dell’Angelico in questo campionato? Dopo otto giornate, due vittorie, sei sconfitte, ci sta una riflessione. Partita malissimo, Biella s’è rimessa in carreggiata con l’arrivo di Mike Hall, campione che ha alzato il livello tecnico del gruppo ma non ha risolto tutti i problemi della costruzione estiva della rosa. Il «numero uno» rossoblù non si discute, ma va ricordato il suo errore fatale al tiro a Rieti, la sciagurata espulsione con Agropoli e la prestazione non superba con Roma. La luce della grande stella resta, folgorante con Ferentino, ma come ha detto, giustamente, coach Carrea: Hall non salva la patria. L’aiuta, ma vietato appoggiarsi tutti alle sue spalle. Il salto di qualità rispetto all'inconsistente Jones è fuori discussione, ma per volare potrebbe non bastare. Il presidente Massimo Angelico, intanto, ribadisce la parola magica play off. Ma sono davvero raggiungibili?

Nodi da sciogliere
I problemi restano i soliti. Le scommesse Grande e La Torre non decollano. Qualcuno vede dei progressi, ma rispetto alla posta in palio ci vuole coraggio a vedere la fine del tunnel, cioè un rendimento all'altezza, da parte di giovani con margini di miglioramento ma anche forza mentale tutta da conquistare. Sotto canestro inoltre manca continuità. Infante è stato strepitoso con Agropoli ma non incisivo con Roma. Banti poco utilizzato sia nella capitale sia nel penultimo turno. Il livello del torneo è basso. Ma pensare di giocare per la promozione, ad oggi, è quasi un'utopia. La buona notizia è il rendimento di Ferguson, che ha giovato e tanto dagli spazi creati dalla sola presenza di Hall (anche se non sempre ha percentuali stratosferiche al tiro).

Mercato?
Biella può ricorrere al mercato? Sì. Ma da gennaio. Per ora quindi non è possibile introdurre altri giocatori in rosa. L’Angelico lo farà nei prossimi mesi? Forse. Il punto non pare essere la questione economica. Quanto, piuttosto: in quale ruolo? All’Angelico serve di più un centro importante o un play di sostanza? Ragioniamoci. In cabina di regia, ad oggi, i rossoblù usano Grande che fatica, Fergsuon che non è un play puro e Venuto che miracoli a parte gioca ad un piano superiore rispetto alle sue reali capacità. Sotto canestro, invece, l’arrivo di Hall ha risolto la questione rimbalzi (non a Roma) e con Infante e Banti si può comunque sperare di tenere botta con diverse squadre del torneo. Un «numero uno» di qualità, italiano, magari con propensioni al tiro da fuori, potrebbe quindi essere davvero l’ago della bilancia, l’uomo che mette ordine nel gioco e in ritmo i compagni (spesso lo deve fare Hall). Nomi? Gli agenti hanno le bocche cucite. E in società non se ne parla ufficialmente. Ma la sensazione è che, se viene individuata una carta vincente, come nel caso di Hall, non ce la si farebbe scappare.