28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Basket A2

Ehi, Mike... Perché ieri hai tirato così poco?

Solo undici tentativi, ieri, a Trapani. La stella americana è parsa rinunciataria, mentre alla Pallacanestro Biella serve sia sempre un leader.

BIELLA - Nella brutta sconfitta di domenica, a Trapani, ci sono molti fantasmi per la Pallacanestro Biella. Alcuni, purtroppo, noti: l’immaturità dei giovani La Torre e Grande, rispetto ad un palcoscenico importante quale la Serie A2. E ancora: le difficoltà di Banti e di Venuto, quest’ultimo sempre ampiamente positivo sul piano dell’impegno (è stato preso per fare gli allenamenti...). Ma una cosa che proprio non si poteva vedere era la quasi rassegnazione di Mike Hall. Sì. Una sorta di spirito rinunciatario rispetto a responsabili che deve assolutamente prendersi, in attacco. E’ vero che in Sicilia c’è stato un Ferguson scatenato, al tiro ben 26 volte. Ma l’ultimo americano arrivato in casa Pallacanestro Biella, spesso, davvero, è parso quasi nascondersi nelle rotazioni di gioco. Una scelta, di fronte alla mano calda del compagno? Oppure un atteggiamento di amarezza di fronte a colleghi che si palleggiavano sui piedi o non sapevano tenere nessun avversario in difesa? A guardare da bordo campo la faccia del numero uno rossoblù non saremmo così ottimisti, anche se una rondine non fa primavera.

Bene sotto i tabelloni
Sulla prestazione dell’americano, positivamente, vanno comunque menzionati i ben 16 rimbalzi presi, contro una squadra muscolare come quella trapanese, che però lo ha ben ingabbiato. Tanta roba, per il leader del torneo nella specialità. Ma Biella ha bisogno di più, da lui (11 i tiri tentati). E ieri non l'ha avuto. Non è un problema aritmetico (35 punti di Jazzamarr e 9 punti di Mike, fanno una somma più che onorevole per una coppia a stelle e strisce). Il punto, però, è che la pericolosità offensiva deve essere distribuita almeno su due elementi per fare male alle difese avversarie, in modo da creare veri spazzi per gli altri giocatori: De Vico (domenica ha fatto molto bene tutto da solo) ma anche Pierich e, un giorno, si spera, La Torre. Viceversa limitare l’attacco di Biella diventa molto facile. Che poi la questione, ieri, sia stata la difesa (poca) è tutto un altro discorso.