19 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Famiglie

Unioni civili: fra Family day e le parole del priore di Bose

Anche a Biella manifestazioni a favore e contro il disegno di legge Cirinnà, intanto nella Chiesa c'è chi chiede di non interferire con la politica

BIELLA – Anche a Biella il tema delle unioni civili sta facendo discutere, con manifestazioni a favore e contro il disegno di legge Cirinnà in discussione in questi giorni in Parlamento. Oggi si scende nelle piazze, ma nei mesi scorsi Enzo Bianchi, priore della comunità di Bose e consultore del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha preso una posizione decisamente laica.

La scorsa settimana i sostenitori dei diritti delle coppie di fatto, fra cui diversi esponenti locali del Pd (i senatori dem eletti nel Biellese hanno delle riserve in merito) si sono riuniti alla Fons Vitae per la manifestazione #svegliatitalia che si è svolta contemporaneamente in 100 piazze italiane. Questo sabato invece scenderanno per via Italia i sostenitori del Family day, che si ritroveranno dalle 10 alle 12,30 di fronte al battistero.

Intanto a settembre il priore Bianchi, durante un incontro a Trento, ha detto la sua su unioni civili invitando i cristiani a non intromettersi nelle questioni laiche. Michele Ippolito per Lafedequotidiana.it ha riportato le parole di Bianchi: «Dobbiamo chiedere scusa alle famiglie per la presunta superiorità mostrata dai religiosi nei tempi passati: la vita di coppia è molto difficile, e noi dobbiamo essere in grado di riconoscere il grande merito di chi sceglie di costruire un nucleo famigliare. […] se Cristo nel Vangelo parla del matrimonio come unione indissolubile nulla dice in merito all’omosessualità. L’onestà, quindi, ci obbliga ad ammettere l’enigma, a lasciare il quesito senza una risposta. Su questo, io vorrei una Chiesa che, non potendo pronunciarsi, preferisca tacere».