28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Tessile

Milano Unica: la rivoluzione del tessuto pregiato va in tavola

Alcune delle più pregiate stoffe biellesi saranno protagoniste in alcuni rinomati ristoranti milanesi

BIELLA - C'è fermento a Milano Unica, in scena da martedì 9 a giovedì 11 febbraio a Fieramilanocity, ma soprattutto importanti novità, a cominciare dal debutto del neopresidente Ercole Botto Poala e di una decisa rottura degli schemi: i tessuti di alcuni dei migliori espositori, tra cui anche Piacenza e Reda infatti, usciranno dalla manifestazione fieristica per vestire i tavoli di cinque rinomati ristoranti milanesi. I pregiati tessuti saranno accompagnati da un menù che spiegherà ogni particolare della mise en place. Dal portatovagliolo alla tovaglia, i tessuti più pregiati, comprese le lane biellesi che di solito indossiamo, andranno a costituire l'arredo di tavole esclusive. Il progetto che si chiama «Bites of Milano Unica» vedrà i tessuti mischiarsi ai piatti degli chef di quattro dei ristoranti milanesi più rinomati Daniel, Innocenti Evasioni, T'a Milano, The Small, e Potafiori.

Uscire dai confini
«Lo sforzo economico che c'è dietro una fiera come questa è davvero enorme e non va sprecato. Per questo abbiamo deciso di uscire dai confini dei padiglioni per raccontare a tutti la realtà dei tessuti italiani: vogliamo farci conoscere dalla gente», spiega Ercole Botto Poala amministratore delegato di Reda a Il Giornale. Proprio il cambiamento è il filo conduttore anche della sua azienda, all'ingresso dello stabilimento di Valle Mosso, campeggia, come sappiamo, la scritta gigante (opera della Fondazione Pistoletto): «Il cambiamento è inevitabile». Un nome giovane per la manifestazione nata a Milano ed esportata a New York e Shangai. Arrivata alla sua ventiduesima edizione, la fiera conta 422 espositori di cui 72 stranieri.