19 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Cronaca giudiziaria

Costretta a pulire il negozio con lo spazzolino da denti

Condanna a sei mesi (pena sospesa) per un commerciante che perseguitava la sua commessa anche con richieste a sfondo sessuale. Dovrà pagare 5 mila euro di danni. I fatti dal 2011 al 2013

BIELLA - Un commerciante residente in provincia è stato condannato a sei mesi di carcere, sospesi, per i reati di stalking e di violenza sessuale. L’uomo (38 anni) era finito nei guai dopo che una sua dipendente lo aveva denunciato a causa dei suoi continui apprezzamenti sessuali e delle umiliazioni subite durante l’orario di lavoro (che l'avevano portata ad ammalarsi). Incredibili le accuse e i fatti riscontrati: telefonate, richieste di prestazioni assurde (pulire i pavimenti con uno spazzolino da denti) e qualche volta pure palpeggiamenti e altre attenzioni a sfondo sessuale. Le indagini erano state svolte dal nucleo della polizia giudiziaria dell'Arma dei carabinieri, comandato dal maresciallo Tindaro Gullo. La vittima è una ragazza di dieci anni più giovane, difesa dall'avvocato Costanza Mottino. I fatti sono avvenuti nel biennio dal 2011 al 2013. L’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Pozzo, è stato condannato anche a risarcire la vittima, per i danni morali subiti, con 5 mila euro.