25 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Suicidi

«Ponte della Tangenziale: in attesa delle barriere mettiamo fiori e inni alla vita»

In seguito all'ennesimo episodio di cronaca, il nostro lettore Luciano Balocco ci ha inviato una sua riflessione che abbiamo il piacere di condividere con voi

BIELLA – In seguito all'ennesimo episodio di cronaca, il nostro lettore Luciano Balocco ci ha inviato una sua riflessione che abbiamo il piacere di condividere con voi. Nel video invece la nostra intervista al responsabile di psichiatria dell'Asl Roberto Merli, che da anni chiede a gran voce l'installazione di barriere anti-suicidi lungo il ponte della Tangenziale.

«Suicidi dal Ponte della Tangenziale. Parole e poi oblio fino al prossimo…. Concordo che le barriere sul ponte della tangenziale possono essere aggirate o scavalcate, oppure chi decide di finire la propria vita può trovare cento posti altrettanto micidiali. Non so se un giorno queste barrire saranno installate, ma da qui ad allora invece di parlare e non combinare nulla perché non pensare a qualche cambiamento? Intanto chiamiamo tutti i floricoltori e vivaisti del biellese che dispongano lungo il ponte vasi di fiori e piante , può essere anche un veicolo pubblicitario per loro. Cambiamo il nome da  'Ponte della tangenziale' a 'Ponte della Vita'. Mettiamo foto e cartelli inneggianti alla vita alle bellezze del biellese, dell’Italia, del mondo. Mettiamo cartelli che ricordino che a tutto c’è soluzione solo dalla morte non si torna. Ci sono esperti che possono dare indicazioni utili per fare che le persone si fermino e riflettano, ascoltiamoli. Iniziamo a fare qualcosa poi mettiamo anche le barriere e speriamo che con tutto assieme si salvi almeno una vita».