20 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Basket A2

Cinque cose che farei se fossi il presidente della Pallacanestro Biella

Luca Murta in società al più presto, una seconda squadra al Forum, creare una Polisportiva, dare spazio (davvero) ai giovani e basta parlare di Serie A

BIELLA - Cinque cose che farei se fossi il presidente di Pallacanestro Biella. Cinque idee (molto estive) su cui ragionare da innamorato della Pallacanestro Biella.

1) Giocatore o dirigente?
Luca Murta deve entrare in società al più presto. Al di là del suo ruolo (quasi) politico è un uomo di sport e di basket (non a caso gioca ancora). Va inserito nella dirigenza, subito. E gli va dato un ruolo (anche dei soldi, naturalmente). Perché tra dieci anni potrebbe essere il nuovo Marco Atripaldi o Gabriele Fioretti. Ha talento, cultura e intelligenza per non essere da meno a nessuno dei due illustri predecessori. Basta investire e non lasciarlo scappare come tanti altri talenti nati qui e poi affermatisi altrove.

2) Seconda squadra al Forum
Biella deve avere una squadra in Serie B (tecnicamente non potrebbe, ma non perdiamoci in tecnicismi). L'Italia dei canestri è piena di giocatori biellesi tra serie A, A2 e leghe minori. Non facciamo elenchi per motivi di spazio e di mal di pancia... Perché allora non creare un'alternativa alla prima squadra? E che magari giochi proprio la domenica, in alternanza con la serie A2. L'obiettivo è avere una formazione di soli giocatori biellesi di formazione, che possano fare esperienza e mostrare il loro potenziale. Vincere o perdere sarebbe indifferente (più o meno, ma basta mettere Danna in panca). L'importante sarebbe rinforzare la base e creare un movimento sotto la vetrina della Lega A2. Oggi invece al di là della prima squadra c'è un vuoto pauroso.

3) Piccolo (non) è bello
Creare una Polisportiva. E' complesso ma forse è l'unica via di salvezza del progetto rossoblù nel lungo periodo, oggi di fatto legato alla generosità della famiglia Angelico. Va creata insomma una rete di eccellenze sportive, radicate nel territorio, che intercettino risorse in nome di un progetto comune che guardi ai giovani, alle famiglie, alla tradizione e alla vocazione del Biellese. Bon Prix, Banca Sella, ma anche Zegna ed i pochi altri marchi del tessile che resistono devono e possono impegnarsi solo di fronte a progetti di così vasto respiro.

4) Largo ai giovani
Hall e Ferguson sono stati firmati. Sambugaro e Carrea hanno contratti triennali. Ottime mosse di un mercato ancora non iniziato per Pallacanestro Biella. Bene. Ora bisogna guardare ai giovani. Davvero. E dare loro fiducia e minuti veri, dopo i successi delle finali nazionali delle quali in tanti si sono riempiti la bocca. I soldi spesi per l'onesto Svoboda l'anno scorso (con rispetto parlando) gridano ancora vendetta.

5) Il paradiso può attendere
Basta parlare di Serie A. E' al di sopra dei mezzi della società e forse della città stessa. Per ora. A tutti piacerebbe tornare a sfidare Cantù (o Milano). Ma restare dignitosamente in A2 è più che onorevole, attualmente. La società deve rinforzarsi da tutti i punti di vista, va migliorato il reclutamento dei bambini sul territorio biellese e piemontese (sul minibasket ci sono errori imperdonabili). E poi tentare l'assalto al cielo, per restare in paradiso a lungo.