25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Sicurezza

«Quelli della Funicolare». Cronaca di una coppia terribile che fa paura

Vivono in uno stabile abbandonato dalle parti del Bottalino, al Piazzo. Sono protagonisti di aggressioni e di problemi. Hanno denunce su denunce. La gente ha paura. Una storia di disagio sociale e di emarginazione

BIELLA - In città ormai li conoscono tutti come «quelli della Funicolare», dopo l’aggressione da loro compiuta lo scorso luglio ai danni di una coppia. E anche loro sono una coppia, seppure di sbandati. Lei ha 32 anni e lui è più vecchio di tre. Senza fissa dimora, passano le notti in uno stabile abbandonato vicino al Bottalino insieme ai loro due cani, un meticcio e un pitbull. Piercing e tatuaggi li rendono riconoscibili a un chilometro di distanza, insieme spesso alla loro aggressività. Ma chi sono veramente queste due persone, che rifiutano di essere seguite dai servizi sociali?

Il quadro
Nel panorama delle persone che in città, con una certa regolarità, creano problemi alla quiete pubblica sono comparsi da poco, ma in realtà è da tempo che vagano di notte per la città, senza una meta. Spesso «fatti» di acido e di alcol, da quando la funicolare ha riaperto i battenti, sono diventati l’incubo dei manovratori. Salgono senza pagare il biglietto e si ribellano, alla minima richiesta da parte del personale addetto alla vendita di biglietti. Durante il giorno li si nota in compagnia di altri balordi ai giardini Zumaglini, dove solo un paio di giorni fa hanno nuovamente fatto parlare di loro. Lei ha rubato un coltello in un supermercato, poi l’ha gettato, quando si è accorta di essere stata scoperta.

Denunce su denunce
Dove trovino i soldi per mangiare e per drogarsi nessuno lo sa. Nessuno sa se hanno una famiglia. La gente che vive al Piazzo ha paura, chi utilizza la funicolare anche. Tanto invocano provvedimenti che non arrivano. E sulla coppia piovono addosso denunce su denunce che, a oggi, non hanno ancora portato a un processo.