20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Cronaca di Biella

Valle Cervo, qualcuno avvelena gli asinelli?

Due animali appaiono smagriti e quasi allo stremo delle forze... E in passato non sono mancati sospetti. In zona le anomalie inducono a credere che ci sia qualcuno che con dolo fa loro del male

VALLE CERVO - Smagriti, con il pelo che si stacca a ciuffi e ormai allo stremo delle forze. Sono queste le condizioni in cui due donne lunedì scorso hanno trovato, nei pressi di una malga tra Campiglia e Bielmonte, un branco formato da una ventina di asinelli. I proprietari, titolari di un’azienda agricola di Brescia, li avevano lasciati in zona, dopo aver trasferito il resto della loro mandria, solita a brucare in alta Valle Cervo, altrove. Adesso, informati, stanno tornando a riprenderseli. Fin qui nulla di anomalo, se non il disamore mostrato da queste persone nei confronti dei loro animali.

I dubbi
Quello che lascia perplessi, invece, sono le condizioni fisiche. Segni come quelli ritrovati su di loro, infatti, fanno tornare alla mente altri asinelli, capre e agnelli, avvelenati da un potente topicida a base di arsenico e anticoagulanti, proprio in Valle Cervo e proprio a Campiglia. Ma le analogie non finisco qui. Il terreno spoglio di erba e pieno di escrementi, che se contaminati avrebbero influenzato la crescita di vegetali. E poi la provenienza dei proprietari degli animali, stranieri in Valle Cervo. Inoltre, non è la prima volta che in zona, anche a Rosazza, si sono registrati morie di animali dovute ad avvelenamento. Nessuno lo vuole ammettere, però, pare proprio che qualcuno stia spargendo bocconi pieni di sostanze venefiche nella zona. Il perché è difficile da comprendere.