19 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Protezione Civile

Biella, installati due idrometri sull'Oremo e l'Arico

Gli strumenti controlleranno i livelli d'acqua minuto per minuto, in chiave sicurezza. Il costo della posa è di 5 mila euro. La soddisfazione dell'assessore comunale La Malfa

BIELLA - Sono stati installati martedì 12 ottobre i due nuovi idrometri che controlleranno minuto per minuto i livelli di due corsi d'acqua in città: acquistati dalla Protezione Civile con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, verificheranno costantemente la situazione del torrente Oremo e del rio Arico. La tecnologia è made in Italy, frutto delle ricerche di un'azienda di Savona che ha varato il progetto Acronet, già fatto suo dalla Regione Liguria e sbarcato anche nelle isole dei Caraibi, soggette spesso ai cicloni tropicali. «È un piccolo intervento - sostiene Stefano La Malfa - neo-assessore alla Protezione Civile -. Ma lo considero un passo avanti importante in tema di prevenzione e sicurezza».

Le ragioni della scelta
La centralina sull'Oremo sorveglierà il torrente dal ponte di via Ivrea, a pochi metri dalla rotonda di via per Pollone. Quella di Chiavazza è installata sul ponte che scavalca il rio Arico alla fine di via Alfieri, prima della confluenza con via Della Vittoria. «Entrambi i corsi d'acqua esondarono nel 2002, quando ci fu l'alluvione che creò seri danni in valle Cervo - spiega Maurizio Lometti, responsabile della Protezione Civile cittadina -li abbiamo scelti anche perché sono vicini a centri abitati».

Il punto
L'occhio sul torrente è composto da un sensore a ultrasuoni posizionato sul ponte. «A intervalli periodici invia un impulso verso il greto del corso d'acqua - spiega Adriano Fedi, ingegnere di Acrotec, l'azienda ideatrice del progetto nata quasi 15 anni fa come spin off del Centro di ricerca in monitoraggio ambientale dell'università di Genova -. Calcolando il tempo in cui l'impulso ritorna indietro, si misura il livello dell'acqua. La centralina si alimenta con un piccolo pannello solare e invia i suoi dati attraverso Internet, grazie a una semplice scheda sim». Disegni e schemi di progetto sono aperti e messi a disposizione di tutti dall'azienda. «Anche la manutenzione è semplice, studiata apposta perché non ci sia più bisogno di noi» aggiunge Fedi.

Il funzionamento
I dati vengono raccolti a intervalli di pochi minuti l'uno dall'altro e archiviati su un sito web consultabile dalla Protezione Civile. Ma si possono ottenere anche attraverso Telegram, una delle più popolari applicazioni di messaggistica. Basta «interrogare» la centralina con un smartphone e questa invia automaticamente l'ultimo rilevamento disponibile. Soprattutto, in caso di salita improvvisa del livello ai livelli di rischio, parte un allarme che mette in guardia i responsabili. «Il sistema consente di far partire in anticipo le contromisure, dagli argini provvisori fino alle evacuazioni - sottolinea Maurizio Lometti -. Ed evita che, nel momento dell'emergenza, un volontario sia costretto a controllare di persona il livello dei torrenti, un'operazione più lunga e spesso pericolosa». Il costo di questo acquisto è stato di poco più di 5 mila euro, coperto per buona parte da un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.