Videopoker a Biella. Il Tar dà ragione al Comune
Il tribunale torinese nei giorni scorsi ha rigettato la richiesta di sospensione del provvedimento, presentato dai commercianti e dai titolari di sala gioco: sì macchinette spente per 8 ore anziché 5
BIELLA - Anche il secondo round viene vinto da Palazzo Oropa. In materia di accensione dei video-poker e delle slot machine, la linea dell'amministrazione comunale viene premiata nuovamente dal Tar. ll tribunale amministrativo regionale, infatti, nei giorni scorsi, ha rigettato la richiesta di sospensione dell’ordinanza del Comune dello scorso mese di settembre, che aveva portato da 5 a 8 le ore di sospensione del gioco alle macchinette, contro la quale avevano presentato un ricorso 13 attività cittadine legate a giochi di questo tipo. Si trattava infatti di proprietari di sale, di tabaccai, di baristi e di rivenditori di slot e video-poker che, spesso, nella confusione generale di leggi nazionali e regionali, chiedevano tempo contro il provvedimento voluto dal sindaco Marchi Cavicchioli e la sua giunta.
Ma la partita non è finita
Il Tar infatti deve comunque ancora pronunciarsi sul merito del ricorso. Certo, a distanza di poche settimane, la linea dura della giunta cittadina pare rafforzarsi, dopo un dibattito in consiglio promosso dal Movimento 5 Stelle che chiedeva provvedimenti e sensibilizzazione sui risci della ludopati. Un mese fa, inoltre, il Tar aveva disposto la chiusura della sala giochi che si trova in via Torino e che tanta polemiche aveva creato nell'opinione pubblica. Secondo l'ordinanza comunale, il titolare Piergiorgio Jeantet non aveva rispettato i dettami del piano regolatore, che prevedono una serie di misure restrittive per questo tipo di attività.
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