29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Basket A2

Finché Hall gioca così, l'Angelico è insuperabile

Tutti ampiamente sufficienti nelle pagelle i rossoblù che hanno piegato Rieti (e un po' anche gli arbitri) al Forum. E quelle parole di coach Carrea paiono un piccolo caso...

BIELLA - A questo punto l'Angelico pare giocare contro se stessa. Perché battere Rieti, con un Ferguson ben limitato dalla difesa ospite e subire un arbitraggio davvero insufficiente, mostra che il primato in classifica non è solo figlio di un ottimo stato di forma. Ma la logica conseguenza di un gruppo di valore. Gruppo che oggi è ad un passo dalla salvezza matematica, lanciatissimo verso i play off e con in tasca il biglietto per andare alle finali di Coppa Italia a Bologna. Con tutto l'ottimismo di questo mondo, ad agosto, chi se lo poteva aspettare? Può durare questo momento magico? Dipenderà dalla tenuta di Hall e dalla capacità di stare uniti anche quando le cose andranno male. Intanto, comunque, di fieno in cascina, comincia ad essercene abbastanza.

FERGUSON (punti 9) VOTO 6 - 0 punti nel primo tempo. A secco anche in parte della terza frazione. Nel finale ce la mette tutta, sbaglia ancora qualcosa, ma segna punti decisivi. Ha mostrato i suoi limiti contro una difesa attenta ed arcigna. Ma anche il suo cuore di leader che non fa un passo indietro davanti alle responsabilità. Complimenti.

HALL (16 punti) VOTO 9 - All'inizio ha patito Sims, difeso a sprazzi e giocato con impegno discontinuo. Poi è salito in cattedra e quindi aperto come una scatola di tonno gli avversari: punti, assist, personalità, lotta, rimbalzi e spettacolo da giocoliere. Rappresenta le fondamenta della squadra, al di là delle statistiche, con tutti i suoi pregi (un talento fuori categoria) e difetti (un approccio alle gare a di poco singolare). 39,24 secondi in campo sono però un'enormità per un giocatore della sua stazza, età e condizioni fisiche legate agli infortuni. E soprattutto denotano una generosità da vero campione. Finché gioca così, l'Angelico nel girone è imbattibile.

MASSONE (punti 0) VOTO 6 - Ha rinunciato ad un tiro apertissimo. Poi, tanto buon senso. Bravo.

VENUTO (punti 16) VOTO 8 - Straordinario per impegno difensivo e per lucidità in attacco: punti, regia e personalità. Pensare a lui come punto debole della rosa, alla luce della sua energia e dei suoi contributi, è da pazzi. L'esempio che ogni buon padre di famiglia dovrebbe mostrare al proprio figlio...

L. POLLONE ( punti 0) VOTO 6 - Nessun acuto in attacco, dove ha "ciccato" due triple aperte. Per il resto s'è speso in una decina di minuti di gioco facendo quanto possibile. Da applauso la stoppata difensiva e l'avvio di contropiede nel primo tempo.

DE VICO (punti 13) VOTO 7 - Ottima prestazione. In alcuni quintetti era l'unico terminale offensivo rossoblù: non ha fallito. Anche tanta difesa, oltre a personalità e nervi saldi nella battaglia del Forum. Che capitano...

M. POLLONE ne

WHEATLE (4 punti) VOTO 6 - Meno brillante del solito, soprattutto a rimbalzo.

RATTALINO ne

TESSITORI (punti 22)  VOTO 8 - Ha dato lezioni di basket all'ex Chillò. Continua a giocare mirabilmente sotto canestro, con movimenti eleganti ed efficaci, tra ganci e gioco spalle a canestro. Prestazione da centro dominante e importante. Peccato i continui problemi di falli.

PASQUALINI ne

CARREA VOTO 9 - La squadra vince anche la lotta contro Rieti e gli arbitri, proseguendo un cammino spettacolare nel quale il coach ha grandissimi meriti. Le dichiarazioni sulla Coppa Italia, però, paiono, un "piccolo caso" (le parole). Nel merito il coach ha ragione da vendere: conta il campionato, dove ci si gioca il futuro, e non una manifestazione fine a se stessa, disputata a marzo e che suona come la copia sbiadita di quella del piano superiore... La Coppa Italia però a Biella vuol dire molto di più di un trofeo in bacheca. Quando la vinse la Pallacanestro Biella, era l'anno successivo alla tragedia della retrocessione dalla Serie A; allora l'intero progetto sportivo e societario parvero vacillare... Il successo di Raspino e compagni, a Rimini, volle quindi affermare in città che il club era vivo e sapeva addirittura vincere (seppur in Lega A2/Gold). Ecco perché, sotto il Mucrone, e non altrove, la Coppa Italia ha un valore particolare.