18 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Cronaca di Biella

Droga e degrado. Storia di una condanna

Sentenza del Tribunale di Biella, per una vicenda avvenuta a Candelo

BIELLA - Due anni di reclusione e 500 euro di multa, oltre a un'assoluzione. È finito così il processo che vedeva imputati L. L., 26 anni, di Candelo, e M. P., 40, di Biella, accusati di rapina e sequestro di persona.

La vicenda
I fatti risalgono a un paio di anni fa e parlano di un degrado senza fine. Gli imputati e la parte offesa, un 45enne, il 23 giugno del 2014, si ritrovano in un garage di Candelo. Sono tutti conosciuti dalle forze dell'ordine, in quanto fanno uso di stupefacenti. Anche quel giorno si trovano lì, sbandati, a far trascorrere le ore. E la droga, pure "pesante", la consumano. Poi nella testa di L. L. scatta qualcosa. Si avvicina alla vittima e le sottrae il cellulare dal borsello. L'altra se ne accorge, reagisce. Anche il rapinatore fa la stessa cosa. Le impedisce di uscire dal box e le chiede se ha dei soldi. Ha perso il lume della ragione? Forse vuole degli euro per acquistare altra eroina. Si fa violento. Il 45enne alla fine riesce a sganciarsi e va dai carabinieri a raccontare tutto.

Le indagini
Vengono raccolte le prove, anche sulla base dei tabulati telefonici acquisiti e in due finiscono sotto processo. Al termine della requisitoria, però, solo per uno degli imputati, L. L., il pm Maria Serena Iozzo, ha chiesto la condanna. Per l'altro, invece, l'assoluzione, concessa dal collegio giudicante.