29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Economia

Nel Vercellese le aziende chiuse superano di 96 unità quelle di nuova apertura

Imprese ancora in negativo a fine 2016. Per il Piemonte è quinto anno consecutivo a segno meno. Tengono solo turismo e altri servizi

Vercelli, piazza Cavour
Vercelli, piazza Cavour Foto: Michele Buzzi

VERCELLI – Il numero di imprese in Italia cresce, un aumento inferiore all’1% ma sufficiente per garantire comunque un saldo positivo tra le attività che aprono i battenti e quelle che chiudono. Lo dicono i dati di Unioncamere relativi all’intero 2016. In controtendenza il Piemonte, in generale, e il Vercellese in particolare. L’anagrafica delle imprese registra 979 nuove attività iscritte nel corso dell’anno appena concluso e 1.075 aziende cessate. In termini, se possibile, ancore più concreti significa che a Vercelli e provincia le aziende che hanno chiuso superano di 96 unità quelle che hanno aperto. La chiamano erosione del tessuto imprenditoriale, e va avanti da anni.

Prosegue l’erosione del tessuto imprenditoriale piemontese
«Il tessuto imprenditoriale locale non è ancora riuscito a superare le difficoltà della crisi economica. L'anno ha chiuso con una flessione del numero di imprese complessivamente registrate e il dato risulta peggiore rispetto a quanto rilevato a livello regionale e nazionale» commenta Alessandro Ciccioni, presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli. Se si guarda con più attenzione ai dati regionali, il Piemonte ha perso solo lo 0,12%, vale a dire che si è mantenuto vicino alla soglia della stabilità, in virtù però di una media di alti e bassi più o meno accentuati, inoltre il segno meno impera ormai da cinque anni consecutivi. Accanto e Vercelli, in negativo anche la vicina Biella (-1,02%), Alessandria (-0,63%), Asti (-0,36%), Verbania (-0,50%) e Cuneo con una contrazione più contenuta (-0,05%). Vanno a bilanciare, almeno in parte, gli unici due risultati positivi, quelli di Novara con un +0,25% e di Torino con un +0,05%.

A Vercelli crescono turismo ed altri servizi. In affanno imprese di costruzioni e industria
Il turismo al momento è il settore vincente per l’intera regione. Anche a Vercelli è l’unico, insieme ai cosiddetti altri servizi, ad aver registrato un andamento demografico positivo. Un +1,21% perfettamente il linea con il dato piemontese, segno più anche gli altri servizi (+0,69%). Meno rosea la situazione per industria e costruzioni. Quest’ultimo settore resta vittima dello stallo dell’immobiliare e perde a livello provinciale quasi 2,5 punti percentuali, mentre l’industria in senso stretto si ferma al -1,70%. In un’economia costellata di piccole realtà, in cui la presenza di imprese individuali e società di persone è predominante, i segnali di sofferenza maggiori si ravvisano nel sistema artigianale. Il comparto su Vercelli registra uno stock negativo doppio rispetto a quello regionale: -2,4%. A incidere sul dato ancora imprese di costruzioni ed industrie. 2.083 le imprese edili aperte, 2.203 quelle chiuse; 1.068 nuove industrie contro 1.120 cessate.

Imprese e occupazione, previsioni per il futuro prossimo
Nonostante i dati di anagrafica negativi, le previsioni stilate sempre dalla Camera di Commercio sulla base delle stime delle aziende associate, parlano di nuove assunzioni entro marzo proprio nel settore industriale. Una contraddizione? Non esattamente. Ci potrebbero, sì, essere 520 nuovi ingressi nella sola industria entro il marzo prossimo, ma sempre sul I trimestre 2017, sarebbero in arrivo anche 400 licenziamenti nello stesso settore. Allo stesso modo, se 830 persone potranno trovare impiego nei servizi, 610 lo potranno invece perdere. Il tutto è sintomo di un mercato del lavoro ancora assai fluttuante.