29 marzo 2024
Aggiornato 06:00
Cronaca Biella

Condannato il "re" dei ladri

Ali Ciba 35enne albanese aveva messo a segno una trentina di furti sul territorio

BIELLA - Ali Ciba, il ladro 35enne albanse, terrore delle aziende del Cossatese e della Valle di Mosso, è stato condannato a oltre sette anni di reclusione dal tribunale di Novara. I magistrati di Biella avevano già cercato, in passato, di farlo finire dietro alle sbarre come i suoi complici senza riuscirvi. Ora vive in latitanza, presto braccato da un mandato di cattura internazionale.

I fatti
La storia che si cela alle sue spalle è degna di un racconto noir. L'uomo faceva parte di una banda di connazionali che, tra il 2008 e il 2009, mise a segno una trentina di colpi nelle principali ditte di Trivero, Valle Mosso, Cossato, Pray, Soprana e Brusnengo. Un gruppo che pareva imprendibile: toccata e fuga. Tutto questo se non avessero incrociato le loro azioni con le indagini dei carabinieri di Cossato. Un'intuizione quella dei militari, che avevano dato da bere dell'acqua all'albanese nel corso di un controllo che lo aveva portato in caserma e avevano poi repertato il bicchiere.

L'inchiesta
Inviato ai Ris di Parma, ne era stato estratto il Dna. Raccolto in banca dati, quando poco tempo dopo vennero recuparate due lattine di Cocacola accartocciate, nei pressi di un'azienda valsesiana, presa di mira dai ladri, incastrò Ali Ciba. Una veloce comparazione e il "re" dei malviventi venne identificato e ora si è arrivati alla condanna finale. I complici, invece, da tempo, stanno già pagando il conto con la giustizia. Per la cronaca, la banda aveva messo a segno nel nord Italia qualcosa come 130 furti. Semplice il modus operandi: prendevano a picconate i muri per fare irruzioni nelle aziende e dal varco facevano passare la refurtiva.