24 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Giustizia a Biella

Scatta l'astensione degli avvocati penalisti

Organizzata dall'Unione camere penali a livello nazionale, vedrà a Biella trenta professionisti incrociare le braccia

BIELLA - Sarà una settimana di passione per le aule giudiziarie biellesi, oltre che del resto d'Italia, quella che si apre lunedì 20 marzo. Scatta infatti l'astensione dal lavoro degli avvocati iscritti alle Camere penali e ancora una volta saranno diversi i processi a slittare ad altra data. «Protestiamo - commenta l'avvocato Giorgio Triban,  responsabile della Camera penale di Biella, intitolata al collega Fernando Bello - contro il disegno di legge di riforma del processo penale, sul quale il governo ha posto la fiducia, con una decisione che, di fatto, azzera ogni discussione e possibile miglioramento del testo in parlamento. Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di riforma privo di un disegno organico, che muove a tentoni e che, come in passato, non potrà produrre alcun effetto migliorativo della Giustizia»

I numeri
In città sono 254 i professionisti iscritti all'Ordine degli avvocati, di cui una sessantina quasi quotidianamente presenti nelle aule dove si celebrano i processi penali, mentre in trenta risultano iscritti alla Camera penale. «Tutti gli addetti ai lavori - continua l'avvocato Triban - sanno benissimo cosa manca al sistema penale per uscire dal profondissimo baratro in cui da anni è piombato: più risorse finanziarie, più magistrati e più personale di cancelleria, una seria depenalizzazione, ben più di sostanza rispetto a quella assai deludente di inizio 2016, il «coraggio» di un provvedimento di amnistia, che manca dalla primavera del 1990, senza il quale i drammatici arretrati di tutti gli uffici giudiziari, dalle Alpi alle Isole, soffocheranno irreversibilmente un sistema già al oltre il collasso. Nessuna traccia di tutto ciò si rinviene nel progetto di riforma. Per questo è necessario protestare e reagire, come faranno i 30 avvocati penalisti biellesi iscritti alla Camera Penale».