24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Biella

Colpo alla Banca Sella. Presi i tre autori

Si tratta di cittadini sud-americani residenti nel Milanese. Decisive per la Polizia di Stato le telecamere di video-sorveglianza. Furono rubati 70 mila euro

BIELLA - La Polizia ha identificato i due responsabili del colpo alla Banca Sella del 28 aprile dell'anno scorso. Quel giorno nell’Istituto di credito di piazza Adua veniva segnalava alla centrale operativa della Questura di Biella di essere stata oggetto, ad opera di persona sconosciuta, di furto di un plico contenente la somma di 70 mila euro, appena recapitatogli da un istituto di vigilanza. Sulla scorta di tale segnalazione venivano avviate immediate indagini da parte della Squadra Mobile della Questura di Biella coadiuvate dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica che permettevano la ricostruzione dell’episodio delittuoso in argomento. In particolare veniva accertato che gli autori dell’episodio potevano identificarsi in almeno tre soggetti, due di sesso maschile ed uno femminile , che per le modalità di commissione del reato, erano dei veri e propri professionisti dediti ai reati contro il patrimonio. Infatti i componenti la » batteria» operando in sinergia tra loro con compiti ben specifici, dopo l’arrivo del furgone trasporto valori e la consegna del plico contenente i valori, entrava in azione.

I protagonisti
Nella circostanza una donna di circa 50 anni, di etnia sudamericana, con il pretesto di non riuscire a prelevare al bancomat locato all’uscita della banca, riusciva a far uscire all’esterno della filiale una delle cassiere. Contestualmente due uomini entravano nell’istituto di credito ed approfittando del fatto che l’unica cassiera rimasta era impegnata con un cliente, si impossessavano, per poi dileguarsi uscendo dalla porta principale, del plico con i valori appena recapito e non era stato ancora riposto in cassaforte. Successivamente, la donna sudamericana, accortasi dell’uscita dei complici si allontanava senza aver eseguito alcuna operazione alla sportello bancomat. Al suo rientro la cassiera rendendosi conto della sparizione del plico con il denaro, dopo aver consultato la collega ne davano immediato avviso alla forze di polizia.

L'attività di polizia
L’attività investigativa posta in essere dalla Squadra Mobile anche con l’analisi di numerose ore di filmati ripresi dalle telecamere di video-sorveglianza della banca e nelle zone limitrofe, permetteva di isolare i fotogrammi relativi alle fasi del furto e dei suoi responsabili, che risultavano soggetti sconosciuti in questo capoluogo. Rilevato che la fisionomia degli autori del reato nonché l’accento della donna che aveva distratto la cassiera, lasciavano ragionevolmente supporre che gli stessi potessero appartenere ad un etnia di origine sudamericana, le indagini venivano indirizzate verso le comunità di cittadini sudamericani residenti nel hinterland milanese ove, in veri e propri quartiere «ghetto» trovano rifugio e quasi impunità individui dediti ad ogni tipo di reato, spesso irregolari sul territorio nazionale. Gli investigatori biellesi avevano la conferma di aver intrapreso la giusta pista investigativa quando veniva individuata l’auto usata dai malviventi, noleggiata a Milano da un prestanome e abbandonata la notte successiva al furto nei pressi dell’aeroporto di Linate (MI).

L'indagine
L’incessante attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Biella, proseguiva senza sosta, fino al mese scorso quando l’incrocio dei dati acquisiti durante i rilievi di polizia scientifica, l’analisi dei filmati e le risultanze conseguite nel corso dei numerosi e non poco difficoltosi servizi di appostamento, svolti in un quartiere del comune di Pioltello (Milano), zona ad altissima concentrazione di cittadini sudamericani, permetteva di individuare e deferire alla locale autorità giudiziaria., S. G. B. E. (Costaricano del 1984) - G.G.A. (Cubano del 1979); G.J.L.D. (Colombiana del 1965) , irregolari sul territorio nazionale e di fatto senza fissa dimora.