19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Cronaca

Bollettini falsi alle imprese: occhio ai raggiri

La Camera di Commercio di Biella e Vercelli segnala nuovi casi sospetti: prima di pagare consultateci o chiamate il vostro esperto di fiducia. Condanna per la spagnola Irpt Online Service 

BIELLA – Negli ultimi mesi sono aumentate in modo esponenziale le segnalazione in arrivo alla Camera di Commercio di Biella e Vercelli da parte di imprenditori che hanno saldato indebitamente bollettini ricevuti in azienda o che hanno dei dubbi rispetto a richieste di pagamento urgenti per fantomatici «adempimenti» pubblici. Nella maggior parte dei casi, precisano proprio dalla CamCom si tratta di truffe. L’invito ufficiale è quello di prestare particolare attenzione, e in caso di dubbio rivolgersi all’associazione o ad un esperto. 

L’ultimo caso: bollettino sospetto di Bit Seller
L’ultimo «strano caso» è proprio di questi giorni e riguarda il ricevimento di una busta che porta la dicitura «Servizi Imprese» con all’interno un bollettino per il pagamento di 235 euro + Iva per la licenza di Gestiplus alla società Bit Seller srl. Non ci sono lettere di presentazione allegate, ma è riportata  la dicitura «Acquisizione proposta, alle ditte iscritte a Camera di commercio, Industria, Agricoltura ed Artigianato (C.C.I.A.A) di concessione d’uso programma Gestiplus», con il numero della concessione. Il servizio offerto è descritto in modo marginale, con caratteri grafici estremamente ridotti e si riferisce alla licenza d’uso di un software gestionale di magazzino della durata di tre anni, in versione beta, vale a dire non definitiva. 

Il Commento della Camera di Commercio
Il caso è piuttosto emblematico, poiché il messaggio anziché apparire come una proposta commerciale somiglia per veste grafica e contenuto, di più ad una comunicazione istituzionale ed è suscettibile di ingenerare nelle imprese destinatarie l’erronea convinzione che il pagamento sia necessario per l’assolvimento di un obbligo camerale. «Purtroppo nella totalità dei casi si tratta di truffe vere e proprie, tentativi di estorcere denaro alle imprese, spesso a quelle appena nate, che quindi non hanno ancora esperienza nel vagliare queste comunicazioni, inducendole a credere che siano tasse o versamenti obbligatori – commenta il direttore di CCIAA Biella e Vercelli, Gianpiero Masera - le lettere, accompagnate da bollettini precompilati con tutti i dati dell'azienda, riportano con grande evidenza i riferimenti a enti o adempimenti noti, come Camera di Commercio, Ufficio Brevetti e Marchi e Registro delle Imprese e così via, e in caratteri minuti il servizio vero e proprio che si va a pagare e sottoscrivere».

Il precedente di Irpt Online Service
Per tutte le segnalazioni con elementi concreti ricevute, CCIAA di Biella e Vercelli ha avviato la segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che in questi ultimi mesi ha emesso diverse condanne. È il caso della spagnola Irpt Online Service SL, condannata a 200 mila euro di multa per pubblicità ingannevole. La società spediva un modulo d’ordine prestampato con la dicitura «Informazioni del registro di Commercio», con l’invito a verificare, completare o correggere i propri dati aziendali. La finalità apparente era quella di assolvere agli obblighi di iscrizione o annotazione nel Registro delle Imprese.