24 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Pallacanestro Biella

«Niente processi e in casa abbiamo sempre vinto noi»

L'analisi della sconfitta dell'Angelico, a Verona, ieri, da parte di coach Michele Carrea. E mercoledì la sfida decisiva al Forum (ore 20,30)

BIELLA - Di seguito le dichiarazioni di coach Michele Carrea a caldo nell'immediato post partita di Tezenis Verona-Angelico Biella di gara 4, persa dai rossoblù 72-64.

Obiettivo pericolosità
«Abbiamo iniziato la serie con l'attenzione e la preoccupazione di costruire terze e quarte opzioni offensive, perché sapevamo che quando due squadre arrivano a conoscersi come ci si conosce dopo quattro partite le prime e le seconde vengono tolte. Questo succede soprattutto quando si gioca contro squadre brave come Verona nel portare avanti scelte difensive con attenzione e coerenza. Questo obiettivo in Gara 3 e in Gara 4 non è stato raggiunto, non siamo riusciti a essere pericolosi sulle nostre terze e quarte opzioni. Siamo invece diventati abbastanza prevedibili, come peraltro è stato per lunghi tratti in regular season. Quando però si gioca contro una squadra diversa ogni settimana essere prevedibili è meno grave di quanto lo sia giocando una serie di cinque gare consecutive». 

Il loro ritmo
«Visto il problema, in Gara 4 ci siamo posti l'obiettivo all'intervallo di provare a vincere la partita sul loro piano: il 23-25 al ventesimo era la loro partita e lo sapevamo. Nonostante questo eravamo riusciti a restare sopra di due punti giocando al ritmo imposto della loro pallacanestro, anche perché ogni volta che abbiamo accelerato, in quei momenti abbiamo concesso canestri facili. Volevamo provare a vincere la partita pur sapendo che non era il nostro basket, invece ci siamo disuniti per due giocate molli che hanno dato energia e campo aperto a Verona. A quel punto poi non siamo stati così perfetti difensivamente come nei primi due quarti».

Non si possono fare giocate molli
«È ancora un momento in cui si devono cercare soluzioni. È evidente che la prima e irrinunciabile è che le giocate molli non possono essere fatte. In una serie in cui è così difficile trovare la via del canestro, le giocate molli hanno dato a Verona un ossigeno incredibile e un feeling con il canestro che non aveva nei primi venti minuti». 

In casa, Verona, molto solida
«Dalla gestione Dalmonte, Verona in casa ha avuto sempre questa solidità difensiva, non è una cosa che ha trovato con noi. È una sua caratteristica riuscire a tenere punteggi bassi nel proprio palazzetto, contro la quale sapevamo di dover trovare delle chavi. Le nostre chiavi in queste due partite non si sono trovate. La pallacanestro che abbiamo giocato a Biella, quella di provare ad alzare un po' il ritmo, con la scarsissima efficacia in termini di percentuali e di buoni tiri non la potevamo fare. Dovevamo provare a giocare il loro basket ma sono stati più bravi».

Hall non al meglio
«Hall ha un fastidio a una gamba ma quel problema in campo non l'ho visto così tanto. Ce l'ha, ma è stato valutato abile a giocar la partita. Ha giocato e mi sembra che la scelta sia stata giusta vista la qualità che ha proposto. È evidente che noi dentro l'area non siamo riusciti ad andare. Questo ci deve far arrabbiare, altrimenti non ne veniamo fuori. Quando arriviamo nel pitturato non trasformiamo niente. Tutti i passaggi in area hanno portato a chiusure morbide, falli chiamati e non presi o stoppate. Questo poi ti porta a prendere 32 tiri da tre punti: se ogni volta che la palla arriva nel blu veniamo spazzati via da energia e fisicità, la conseguenza immediata è quella di cercare qualcosa di altro».

Niente processi
«I processi ai giocatori non si fanno con i giornalisti ma si fanno nello spogliatoio. Ci sono state due giocate molli a inizio terzo quarto che hanno fortemente condizionato l'inerzia della gara».

In casa, sempre vinto...
«Abbiamo vinto due partite di fila e perso due partite di fila. Non è che noi abbiamo vinto l'anno scorso e Verona ha vinto ieri. Abbiamo vinto una settimana fa e abbiamo perso oggi. Adesso dobbiamo andare dove abbiamo vinto, recuperare il feeling con sensazioni, energia, gioco, fiducia che abbiamo avuto giocando nel nostro palazzo. Non sono cambiati i giocatori. Sappiamo che Verona è una squadra profondissima, l'abbiamo detto più volte. Io penso però che con il fattore campo siamo avvantaggiati noi. In casa fino a questo momento con Verona abbiamo il cento per cento di vittorie».