19 marzo 2024
Aggiornato 04:30
Occupazione

Biella, meno lavoro anche per gli over 35

Nel 2016 assunzioni in calo dell’11,7%, si sale a -17,9% tra i 35-49 anni. Dati nazionali, sorpasso storico: a marzo sono 567mila i disoccupati ultracinquantenni, contro i 524mila tra gli under 25.

BIELLA – Gli «over» a caccia di lavoro. Inversione di tendenza a livello nazionale, e non solo, nella corsa all’occupazione. I dati Istat divulgati recentemente, relativi al periodo gennaio-marzo 2017, ed i dati elaborati dal settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte per il 2016 rilevano sostanzialmente la stessa criticità: l’emergenza disoccupazione slitta inesorabilmente verso le età più avanzate. Ovvero nella fascia 35-49 anni e dai 50 fino all’agognata pensione.

A Biella sempre più difficile trovare lavoro per gli over 35
Il quadro regionale fotografa un Piemonte che nel 2016 ha complessivamente perso terreno, registrando un -6% sul fronte delle assunzioni. Una cifra frutto della media tra le varie province, che alla voce Biella segna il suo picco negativo e tocca quota -11,7%. Guardando al dettaglio dei dati locali, si vede come a subire maggiormente il colpo siano stati i residenti d’età compresa tra i 35 e i 49 anni, un range nel quale gli avviamenti al lavoro sono scesi del -17,9%, con punte del -18,5% per le donne. Il trend registrato a livello locale durante l’anno passato trova conferma anche in dati Istat per il I° trimestre del 2017.

Disoccupazione, dati nazionali: gli ultracinquantenni superano gli under 25
A livello nazionale il periodo gennaio-marzo segna una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +35 mila) distribuita tra tutte le classi di età, ad eccezione dei 35-49enni. Non solo nell’ultimo mese l’occupazione è calata anche tra gli ultracinquantenni, sono 55.000 in meno gli occupati in questa fascia d’età rispetto al mese di febbraio. Quest’ultimo dato rileva una tendenza già nota, ma in crescita: quella delle persone uscite dal mercato del lavoro con forti difficoltà di reinserimento. A fine marzo, secondo Istat, hanno toccato quota 567mila, superando per la prima volta il numero dei disoccupati d’età compresa tra i 15 e i 24 anni (524mila).

Spiragli per l’occupazione giovanile, ma poche chance di posto fisso
Un ulteriore raffronto tra dati nazionali e locali evidenzia come ad aumentare negli ultimi mesi sia soprattutto, e finalmente, l’occupazione giovanile. A marzo è scesa ai minimi storici dal 2012 assestandosi al 34,1%, con quasi mezzo punto percentuale in meno rispetto a febbraio. Guardano al Biellese, nel 2016 l’unica categoria di contratti che ha segnato un aumento di rilievo è stato l’apprendistato (+54,3%), riservato per formula ed età ai giovani. In discesa i contratti a tempo indeterminato (-34,8%), a picco quelli a tempo indeterminato standard (-40,6%), - 4,6% anche per i contratti a tempo indeterminato.

I settori biellesi che soffrono di più
Un ultimo sguardo ai dati con segno meno, mette in luce come le maggiori sofferenze sul fronte occupazionale si siano registrate nei comparti Chimica e Gomma (-30,5%) e altri settori industriali (-40,4%), in negativo anche il Tessile e Abbigliamento (-10%), il Commercio (-22,5%), il metalmeccanico (-6,9%), l’Alimentare (-8,8%) e l’Agricoltura (-2,7%).