24 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Cultura

Biella è una città che ama leggere

Studio del ministero dei Beni culturali e Anci sanciscono l'importante riconoscimento, grazie ad una speciale classifica che tiene conto di eventi, biblioteche ed iniziative che promuovano i libri

BIELLA - Biella è una «città che legge»: lo ha sancito il Centro per il libro e la lettura del ministero dei Beni culturali che, insieme con l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, ha lanciato un avviso pubblico per stabilire chi avesse i requisiti per fregiarsi del titolo di promotore della cultura attraverso i libri. Tramite la Biblioteca Civica, Biella ha presentato la domanda e nei giorni scorsi è risultata tra i 391 Comuni (dalle metropoli ai più piccoli) che hanno superato l’esame. In provincia ci sono riusciti anche Candelo e Trivero. In Piemonte sono entrati nell’elenco quasi tutti i capoluoghi (Vercelli è fuori, così come gli altri centri di rilievo della provincia vicina, Borgosesia, Varallo e Gattinara), e città di tutte le dimensioni, dalle medie come Tortona o Pinerolo ai piccoli comuni come Torre Pellice.

I numeri
I requisiti richiesti per essere inseriti nella graduatoria erano numerosi: garantire ai propri abitanti l'accesso ai libri e alla lettura, ospitare festival, rassegne o fiere capaci di mobilitare i lettori e incuriosire i non lettori, promuovere iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e impegnarsi a stipulare un «Patto locale per la lettura». Delle oltre 500 domande pervenute, ne sono state accettate 391, tra cui quella di Biella, un titolo che costituisce anche accredito per partecipare ai bandi di finanziamento che il Ministero emetterà in futuro. «Una soddisfazione in più che certifica il buon lavoro che si sta svolgendo - dice l’assessore alla cultura Teresa Barresi -. Ai visitatori quotidiani nella sede di piazza Curiel si sommano quelli degli incontri con gli autori e delle mostre. Contiamo di riavere lo stesso slancio anche con la sezione ragazzi, ora che il ritorno alla Palazzina Piacenza è imminente».