19 marzo 2024
Aggiornato 04:30
Gaglianico

Il tribunale condanna in Appello ancora ventisei multati

La Cassazione impone di pagare mille euro agli automobilisti, che si erano illusi con il pronunciamento del Giudice di pace. Il caso del semaforo intelligente fa ancora discutere

GAGLIANICO - Sono passati una decina di anni da quando scoppiò il caso T-Red (il semaforo intelligente al centro di tante controversie) a Gaglianico e ancora si consumano gli ultimi scampoli giudiziari della vicenda. Sono infatti state emesse ben 26 sentenze di Appello, dal tribunale di Biella, nei confronti di altrettanti automobilisti, rei di essere stati ripresi mentre passavano con il semaforo rosso, contumaci e tutti condannati al pagamento di circa mille euro, comprensivi di multa e spese varie.

Il processo
Gli stessi avevano brindato alla vittoria davanti ai Giudici di pace, che li avevano mandati "assolti" per un discorso di privacy. Secondo le difese, infatti, le contravvenzioni rilevate e documentate dagli agenti della Polizia municipale, non dovevano essere trasmesse all'agenzia che si occupava dei recapiti, pena la violazione della privacy appunto. Adesso il colpo di coda dei legali dell'amministrazione comunale di Gaglianico. Secondo la Cassazione, pronunciatasi in casi simili, la delega non è reato. Quindi i multati vanno sanzionati. La vicenda T-Red coinvolse diverse centinaia di automobilisti, biellesi e non, tanto da far nascere all'epoca un comitato in loro difesa, particolarmente battagliero, di cui negli anni si sono perse le tracce. Tracce che invece sono rimaste nelle aule di giustizia, dove si stanno tenendo le ultime udienze.