19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Biella

«Stranieri, perché per loro deroghe alla legalità?»

Lega Nord contro amministrazione comunale sullo stabile di viale Macallè, ex sede dal Polizia Stradale, ora centro d'accoglienza per richiedenti asilo. Documento Moscarola e Mosca

BIELLA - Lega Nord all'attacco. Tema: l'immigrazione, o meglio la struttura di viale Macallè dove sono ospitati diversi cittadini stranieri richiedenti asilo. «Lo scorso mese di marzo Lega Nord segnalò che la destinazione d’uso della palazzina già sede del Polizia Stradale non era adeguata per ospitare persone in grande quantità come invece sta avvenendo dallo scorso mese di luglio, data in cui lo stabile è stato trasformato da una cooperativa locale in centro di accoglienza per clandestini - scrivono in una nota Giacomo Moscarola e Michele Mosca, in una lettera aperta indirizzata all'amministrazione comunale -. Effettuata la doverosa segnalazione ai competenti uffici comunali, a distanza di tempo abbiamo ottenuto una risposta vaga che dilata ulteriormente i tempi attuando un rimpallo di responsabilità ben lontano dalla soluzione del problema. L’ente comunale dopo aver effettuato la contestazione sia alla proprietà che alla cooperativa conduttrice ha avuto da quest’ultima la risposta che nella disciplina legata all’accoglienza temporanea dei migranti non esiste normativa che obblighi ad effettuare il cambio di destinazione d’uso(!!!) e che comunque la sede ha avuto regolare autorizzazione dalla Prefettura».

La polemica
«Incredibilmente, l’amministrazione comunale invece di procede con l’immediata contestazione dell’irregolarità ha scritto a sua volta una richiesta di chiarimenti alla Prefettura da cui, a distanza di oltre un mese, si attende ancora la risposta - scrivono ancora i due esponenti del partito di Matteo Salvini -. Riteniamo che se la stessa cosa fosse avvenuta ad un qualsiasi cittadino le cose sarebbero andate diversamente e immediatamente sarebbe partita la sanzione a cui eventualmente il cittadino avrebbe potuto proporre ricorso spiegando le proprie motivazioni. Non assumendo alcuna posizione in merito, a dispetto della legislazione vigente, non vorremmo che a carico dell’ente si configurasse qualche reato, poiché, il cambio di destinazione d’uso generalmente è oneroso e pertanto avrebbe potuto permettere di incassare del denaro in fase di declassamento o di un eventuale riclassamento per riportare il  fabbricato  alla destinazione originaria».

La denuncia
«Soprattutto, quello che Lega Nord ha denunciato fin dall’inizio è che non si può far passare il concetto che l’accoglienza, definita come situazione emergenziale, ma che in Italia perdura ormai da anni, può essere fatta in deroga alle vigenti normative urbanistiche che tutti i cittadini sono tenuti a rispettare - si legge nel documento -. Se così fosse tra qualche mese, tenuto conto della quantità di sbarchi che ad oggi contano 160.000 arrivi sulle nostre coste potremmo trovare tutti i capannoni industriali, artigianali e commerciali dismessi a causa della crisi trasformati in centri di accoglienza temporanea con le conseguenze che ognuno di noi può ben immaginare».

La legge è uguale per tutti?
 «Invitiamo pertanto il Comune ad attivarsi immediatamente, poiché Istituzione preposta a far rispettare le Norme Urbanistiche affinché questa situazione venga risolta senza attendere pareri della Prefettura che ovviamente su questo tema non ha alcun potere vincolante se non l’accertamento delle condizioni igienico/sanitarie e di sicurezza dei locali» si conclude il comunicato.