25 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Cronaca biellese

Resta in carcere lo sprayer violento di via Italia

Il 29enne finito in manette per tentata rapina ha scelto di chiudersi nel silenzio davanti al magistrato

BIELLA - Si è avvalso della facoltà di non rispondere A.P., il 29enne arrestato dalla Polizia la scorsa settimana a seguito di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso da Palazzo di giustizia. Comparso davanti al giudice per l'interrogatorio di garanzia insieme al suo difensore, l'avvocato Pietro Barrasso, ha scelto di non dare una risposta ai perchè posti dal magistrato in merito all'aggressione portata avanti, lo scorso novembre, ai danni di una coppia in centro città e alle scritte contro le forze dell'ordine vergate tra piazza Primo Maggio e via Italia. Già colpito, nel recente passato, da un provvedimento di sorveglianza speciale, in quanto ritenuto un soggetto socialmente pericoloso, adesso A. P. è rinchiuso in una cella della casa circondariale di via dei Tigli. Per lui nessuna misura cautelare alternativa, come gli arresti domiciliari, in quanto senza fissa dimora.

Sempre ai margini
Una vita da sbandato, quella del 29enne, da tempo allontanatosi dalla famiglia. Le sue intemperanze, la sua vita raminga ai margini della società, lo avevano portato anche a commettere alcuni furti. Poi, qualche mese fa, l'addio all'Italia per un viaggio che lo aveva portato in Inghilterra e in Spagna. Tra queste, probabilmente, l'incontro con gli sprayer, che gli avevano trasmesso questa nuova "passione». Infatti, mai prima si erano registrati simili episodi a suo carico. Una forma di grafomania, la sua, incanalatasi verso una sorta di contestazione, di sfogo malsano di una rabbia repressa, come testimonia anche l'aggressione alla coppia, che ora lo ha portato dietro alle sbarre.