19 marzo 2024
Aggiornato 03:30
Biella

A fine mese non sarà più la stessa. Ecco il nostro viaggio sulla Funicolare

Abbiamo fatto un giro sul mezzo storico della nostra città prima dell'inizio dei lavori di restyling che cambieranno per sempre il modo in cui saliremo al Piazzo. Guardate che cosa abbiamo immortalato

BIELLA - Oggi abbiamo deciso di fare un giro sulla storica funicolare che, in pochi minuti, collega Biella al Piazzo. Rimarrà così com'è ancora per poco; l’apertura dei lavori per trasformare la funicolare in ascensore inclinato, infatti, è stata fissata per il 27 maggio. Sarà un’estate di cantieri al Piazzo, per un restyling che renderà il borgo storico anche a misura di disabili e di non vedenti.

Storica Funicolare
L'impianto venne ideato e progettato a cura dell'ingegner Eugenio Vaccarino, direttore della Società Anonima Ferrovia Biella Santhià, che gestiva l'omonima linea ferroviaria, che il 17 ottobre 1884 espose al comune di Biella una dettagliata relazione in proposito. Il 22 marzo 1885 si costituì a Biella la Società Anonima La Funicolare che, ottenuta la concessione per la costruzione e l'esercizio della stessa, intraprese i lavori il cui costo ammontava a 100 mila lire. L'impianto venne inaugurato il 6 dicembre. In origine le vetture erano mosse da un meccanismo di contrappeso ad acqua: il liquido proveniente da una cisterna collocata nei pressi della stazione di monte andava a riempire il serbatoio da 3.500 litri del quale erano dotate la vetture. Scendendo questa faceva salire con il suo peso la cabina posta a valle, alla quale era collegata da una fune di acciaio di 30 millimetri. Raggiunta la stazione inferiore il serbatoio veniva automaticamente scaricato.

Passati lavori di rinnovamento
Dopo un periodo di utilizzo regolare caratterizzato da un buon afflusso di viaggiatori, pari a circa 100 mila l'anno, il 15 novembre 1893 un incidente causato dalla rottura della fune di traino impose una sospensione dell'esercizio e la sostituzione della stessa. Un altro importante lavoro di rinnovamento si ebbe nel 1899 con la sostituzione dell'originario sistema di trazione con uno di tipo elettrico, basato su un motore; contestualmente le due vetture originarie vennero sostituite con altre da 1.800 kg della portata di soli 10 passeggeri contro i 36 di quelle precedenti. Nel 1953 per attenuare il disavanzo di esercizio nel frattempo registrato fu abolita la figura del fattorino a bordo; contestualmente un nuovo rinnovo delle vetture consentì di offrire una capienza di 25 persone a corsa. Il traffico iniziò dunque a crescere fino a raggiungere nei primi anni sessanta circa 600.000 viaggiatori l'anno; tale crescita si interruppe bruscamente nel 1964 quando per motivi di sicurezza fu imposto un nuovo fermo dell'impianto, preludio di una serie di problemi che si protrassero anche nel decennio successivo con un nuovo fermo nel 1973. Reperiti i necessari finanziamenti, iniziò dunque in tale periodo la totale ricostruzione dell'impianto, comprese le vetture, nuovamente inaugurato l'8 giugno 1975. Un ulteriore passaggio di gestione si ebbe nel 1977, quando la stessa venne presa in carico dalla Provincia di Vercelli.

Oggi
Il comune di Biella ha assegnato il 3 marzo i lavori di conversione della funicolare del Piazzo a un consorzio di imprese. Saranno loro ad occuparsi del rinnovo dell'impianto, che diventerà un ascensore in piena regola con biglietti gratuiti di andata e ritorno. Gli uffici hanno programmato il via ai lavori qualche giorno dopo il passaggio del Giro d’Italia con quattro mesi di stop effettivo della funicolare sostituita provvisoriamente da una linea di bus.