Strade chiuse e sfollati
Diverse famiglie a casa, ma ancora decine in «emergenza». Le strade provinciali ancora chiuse sono però ben 27. E senza lavori non potranno riaprire.
BIELLA - Sono circa un centinaio gli sfollati nei comuni del territorio, dopo il rientro a casa delle 34 persone in via Della Vittoria a Chiavazza. Il gruppo più numeroso è a Masserano, con undici famiglie (tutte dello stesso condominio). Quasi tutti sono ospiti in casa di amici. A Pray gli sfollati sono tredici, come a Valle San Nicolao. In Valle Elvo situazione seria a Zubiena, con undici persone che non sono ancora potute rientrare nelle proprie abitazioni, a cui si aggiungono i sei di Mongrando, evacuati in via precauzionale.
NOVE SFOLLATI A COSSATO - Il bilancio degli sfollati a Cossato, invece, è di nove persone, sistemate dall’amministrazione comunale in un albergo, mentre a Crevacuore, uno dei paesi più colpiti, sono due le famiglie, per un totale di sette persone, ancora fuori casa. Queste le situazioni più numerose e quindi problematiche. Ma provvedimenti di evacuazione sono stati emessi in tanti altri paesi del Biellese: Bioglio, Pettinengo, Selve Marcone, Ternengo, Trivero, Strona e Portula. La situazione più difficile si registra in Valsessera, la zona più colpita dal maltempo della scorsa settimana.
MIGLIORA IL TEMPO - Il bel tempo di questi giorni, però, sta portando ad un graduale e progressivo miglioramento della situazione, con il rientro a casa di molti cittadini e quindi una sostanziale normalizzazione. Le strade provinciali ancora chiuse sono però ben 27. E senza lavori non potranno riaprire. Un problema non da poco per il nuovo presidente provinciale Emanuele Ramella Pralungo, che proprio questa mattina ha riunito il consiglio provinciale.
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