28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Trasferimento al via

Primi storici pazienti nel nuovo ospedale

Da stamattina sono iniziate le complesse operazioni di trasloco. Il Direttore Generale dell’Asl Biella Gianfranco Zulian: «Per come si stanno svolgendo queste prime fasi, mi ritengo soddisfatto».

BIELLA - Da questa mattina sono in corso le operazioni di trasferimento dei degenti dal presidio di via Caraccio al nuovo ospedale. Contestualmente sono arrivati alla nuova struttura anche i primi pazienti ambulatoriali del servizio di nefrologia e dialisi. E’ una paziente di 67 anni, della medicina semi-intensiva, il primo degente ad aver varcato la soglia del nuovo ospedale dell’Azienda sanitaria locale. L’ambulanza che la trasportava, partita dal presidio di via Caraccio alle 8.33, è giunta nella «camera calda» del Pronto soccorso del nuovo nosocomio intorno alle 8.40 di questa mattina. La signora è stata accolta dal direttore generale dell’Asl Biella, Gianfranco Zulian che le ha dato il benvenuto, dal direttore della medicina semi-intensiva, Gabriele Lanza, da medici rianimatori ed infermieri. Non è un caso che, ad essere trasferito per primo, sia stato proprio il reparto di medicina semi-intensiva, come spiega il primario Gabriele Lanza: «Era importante poter disporre sin da subito nel nuovo ospedale di un’unità attrezzata per pazienti critici, pertanto è stato previsto che i primi ad entrare nella nuova struttura fossimo noi».

PRIMO PAZIENTE AMBULATORIALE - Sul fronte del trasferimento dei degenti, completato senza intoppo alcuno quello dei pazienti della medicina semi-intensiva, in queste ore si stanno trasportando i pazienti della medicina interna-ematologia, che sono circa una quarantina. «Per come si stanno svolgendo queste prime fasi, mi ritengo soddisfatto», è il commento di Gianfranco Zulian. Sempre questa mattina, intorno alle 7, è giunto al nuovo ospedale anche il primo paziente ambulatoriale della struttura nefrologia e dialisi che si è trasferita ieri ed operativa già da questa mattina. Il signor Gerardo, classe 1946, è stato anche tra i primi a mettere piede nel cantiere dell’ospedale quando iniziarono i lavori: «Ai tempi lavoravo in un capannone qui accanto e mi era stato chiesto di saldare le rotaie di una delle gru utilizzate nel cantiere, per cui, per certi versi, al nuovo ospedale c’ero già stato. Oggi, pur avendo visto solo uno scorcio della nuova struttura, mi trovo di fronte ad un’opera grandiosa». La caposala della nefrologia e dialisi, Lorena Pezza, commenta così le prime ore di attività: «Abbiamo traslocato ieri e questa mattina stiamo già effettuando la dialisi su 25 dei nostri pazienti. Oggi pomeriggio ne faremo altrettante. Direi che siamo soddisfatti, anche perché stiamo rispettando le tempistiche».