20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
CARITAS

«Poveri in aumento... Ma si nascondono»

Parla il presidente Don Perini: «Sempre più italiani alla mensa e in dormitorio, a testimonianza della fragilità del sistema economico generale e locale».

BIELLA - «Sempre più italiani vivono in povertà. Sempre più biellesi vengono a chiederci aiuto. Ogni mese il loro numero aumenta. E noi fatichiamo a far fronte a tutte le richieste». Don Giovanni Perini è uomo d’acciaio ma la crisi economica pare colpire anche la sua capacità di resilienza, oltre che tantissime famiglie ai piedi del Mucrone. «La mancanza di lavoro è, ovviamente, alla base di tutti i problemi – aggiunge il direttore della Caritas di Biella -. E’ un luogo comune pensare che alla nostra mensa e ai nostri empori si presentino solo cittadini stranieri. Anzi. Essi sono soltanto una minima parte. La stragrande maggioranza delle persone sono italiane e biellesi, a testimonianza della fragilità del sistema economico generale e locale. Dall’inizio dell’anno siamo impegnati su tantissimi fronti, al punto da rischiare di chiudere in passivo il bilancio… I soldi stanziati dal Comune di Biella, per fortuna, ci aiuteranno ad andare in pari. Ma i problemi resteranno».

RACCOLTA PORTA A PORTA - Don Perini spiega le iniziative messe in campo per provare a far fronte alle tantissime esigenze: «Abbiamo avviato un progetto che prevede la raccolta porta a porta di generi alimentari di prima necessità. Diverse persone ci stanno aiutando, regolarmente, dandoci pasta, prodotti in scatola e altro ancora». La sfida delle prossime settimane per i tanti volontari impegnati con la Caritas, ma non solo, ovviamente, è legata al clima. «Certo. Stiamo ragionando in vista dell’emergenza freddo, aumentando per esempio i posti letto nel dormitorio - spiega il sacerdote -. Spesso passeggiando per il centro cittadino si può avere la sensazione che la povertà e il disagio riguardino solo un ristrettissimo numero di persone… Quelle che stazionano ai giardini Zumaglini o che chiedono l’elemosina in via Italia, spesso provenienti da fuori provincia. Invece il numero di persone in difficoltà cresce vertiginosamente. Solo che i biellesi, e gli italiani in genere, hanno un profondo senso della dignità, quindi camuffano le proprie esigenze, spesso primarie. Chiedono ma non si vogliono far vedere dal vicino di casa… Una situazione impensabile fino a qualche anno fa».