24 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Etica ed economia

Aperte la vendita delle azione del Banco di Biella

Dal 27 ottobre si può diventare soci del nuovo progetto per una Banca di Credito Cooperativo tutta biellese.

BIELLA - Era l'inizio del 2013 quando un gruppo di biellesi, di estrazione diversa ma con un ideale  economico ed etico condiviso, firmavamo il manifesto per la fondazione di una banca a partecipazione popolare, Il Banco di Biella. Tra loro imprenditori, commercianti, artigiani, lavoratori con militanza sindacale, professionisti, dirigenti, artisti, pensionati tutti con un'idea in testa: dare vita a una banca biellese basata sulla solidarietà e sulla fiducia, dove l'azionariato popolare possa rappresentare una garanzia di utilizzo etico delle risorse e di comprensione delle reali necessità dei soci e dei risparmiatori. Condizioni che si possono realizzare solo attivando una base sociale larghissima, una reale «public company», sostenuta dalla partecipazione di tantissimi piccoli azionisti, aperti ai concetti di coesione sociale, sostegno del lavoro, promozione dello sviluppo, e prima di tutto all'idea che la fiducia possa davvero fare la differenza.

«Troppo spesso persone fisiche ed aziende in quest'ambito sono trattati alla stregua di numeri – spiegano dal Comitato Promotore – con il Banco di Biella si cercherà di andare oltre, di mettere in campo valutazioni basate non solo sul rating, ma che diano giusto peso al valore delle aziende, delle persone e dei loro progetti». La formula scelta è quella del Banco di Credito Cooperativo, e la possibilità di apertura dei primi sportelli si è fatta più tangibile negli ultimi due mesi: «Dal 27 ottobre, con il placet del Consob abbiamo dato il via alle sottoscrizioni – proseguono i promotori – il traguardo da raggiungere per dare corpo alla nostra iniziativa è quello dei 7,5milioni di Euro. Facendo leva sul concetto di azionariato popolare abbiamo fissato delle quote di adesione abbordabili, così come dei limiti massimi di acquisto: ogni azione vale 500 Euro, le persone fisiche possono acquistarne anche soltanto una, il minimo per le società di persone, le associazione e le cooperative è di 2500 euro (5 azioni), possono partire da 5000 Euro (10 azioni) le società di capitale, i consorzi pubblici e le società pubbliche. Il quantitativo massimo è di 100 azioni per un valore di 50mila Euro».

Raggiungere il traguardo minimo entro la data prefissata del 24 settembre 2015 significherà dare al territorio un nuovo strumento di crescita, che pone speciale attenzione alle conseguenze non economiche della azioni economiche privilegiando come criteri di riferimento per l'impiego delle risorse la comunità e l'ambiente circostante, valutando i progetti sulla base del duplice criterio della vitalità economica e della utilità sociale. I fondatori sono ottimisti: «L'iniziativa è sostenuta da tutte le associazioni di categoria locali, il Comitato conta nomi influenti, tra cui Michelangelo Pistoletto che ha creato logo del futuro Banco di Biella, ma soprattutto in fase di promozione abbiamo ricevuto molte promesse di impegno e siamo fiduciosi nella loro buona riuscita». Va specificato che anche oggi, chi si impegni nell'azionariato, non dovrà ancora sborsare un centesimo: il pagamento da parte dei soci avverrà quando e solo se si raggiungeranno i 7,5 milioni. Banco di Biella ci conta, senza fare commenti sui numeri perché la legge non lo permette, ma intanto continua a raccogliere nuovi soci nelle sue sedi di via Losana a Biella e di Valle Mosso.