24 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Agenzia Scaramuzzi (1890)

Tre secoli di viaggi tra crisi e futuro

Due donne al comando dell'azienda: «L'esperienza è la nostra forza. Internet? Serve. Biellese, il turismo può dare molto»

BIELLA - La storia sono loro, da un sacco di tempo. Biglietti per viaggiare. Prenotazioni per luoghi esotici. Ma anche sogni sotto forma di pacchetti turistici. Tanti sogni. Anche di un lavoro, o di riabbracciare un parente lontano. Magari di una vita migliore, passando dalla paura di non arrivare mai alla destinazione finale. Che quasi sempre coincideva con gli Stati Uniti d'America, sbarcando nella «grande mela» sotto la statua della libertà.
Gli Scaramuzzi facevano viaggiare uomini, donne e famiglie quando ancora attraversare l'oceano era un'impresa quasi eroica. Tanto che l'attività di agenzia di viaggio era affiancata a quella delle assicurazioni. I documenti in possesso datano le prime attività intorno al 1890, praticamente due secoli fa. L'iscrizione alla Camera di commercio, invece, è del 1928.
Mette un po' i brividi e dà l'idea di un lavoro commerciale lungo e complesso, che ha attraverso fasi ed epoche diverse, tragedie e speranze collettive. Oggi nell'agenzia, in via Italia, c'è la quarta generazione, con la quinta non proprio lontanissima...

DUE DONNE AL COMANDO«Non so cosa faranno i miei figli. Sono ancora troppo piccoli - racconta divertita Giulia Scaramuzzi, 38 anni, sposata e con due bambini, figlia dell'ex titolare Enrico Scaramuzzi -. Io sono entrata in azienda dopo aver completato gli studi. Sofia ed Edoardo faranno le loro scelte, a tempo debito. Intanto tocca a me. Anzi, a noi». Già. Perché il timone del comando è tutto in rosa. «Anche io ho iniziato a lavorare dopo la laurea - spiega l'altra titolare, Elisabetta Ramella, 39 anni, nipote di Ezio Scaramuzzi -. Ho girato e viaggiato tanto. Ho cercato di immagazzinare quante più informazioni possibile su questo lavoro. Quindi mi sono messa dietro la scrivania qui a Biella, in centro. Un luogo speciale, dal quale è bello guardare il mondo».

IERI E OGGI - Il tennista Björn Borg. L'alpinista Reinhold Messner. Il corridore Gelindo Bordin. E tanti altri. Tutti atleti che hanno viaggiato con e grazie all'agenzia Scaramuzzi. Avveniva quando la mitica Fila aveva sotto contratto alcuni degli atleti più importanti del mondo, tra gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso. L'agenzia in pratica organizzava gli spostamenti di sportivi e di dirigenti della gloriosa azienda biellese, al top in diverse discipline sportive. Ma non solo. Anche le trasferte di tanti imprenditori e rappresentanti delle floride aziende tessili e meccanotessili locali, che si affidavano alle capacità di Enrico Scaramuzzi, 66 anni, fino a qualche anno fa direttore d'orchestra di una struttura che è arrivata ad avere fino a 24 dipedenti al proprio attivo. Impressionanti i numeri in ballo. Per dare un'idea, basta dire che ancora oggi ogni mese l'agenzia fattura circa 300 mila euro di soli biglietti aerei legati al turismo aziendale, una delle voci più significative della storia dell'agenzia. Peccato che i margini di guadagno si sono infinitamente abbassati negli ultimi tempi.

«All'inizio le attività erano divise: assicurazione da una parte e viaggi dall'altra. Poi ci si è specializzati - racconta Giulia, riportando i tanti racconti familiari sulla storia dell'agenzia -. I servizi alle aziende sono quindi diventati un nostro marchio di fabbrica, forse inevitabile visto il contesto biellese, con decine e decine di fabbriche e di imprenditori che vendevano in giro per il mondo i propri prodotti. Inutile dire che questo lavoro s'è drasticamente ridotto, con la crisi economica e la fine di un'epoca d'oro dell'industria manifatturiera del territorio. Quest'eredità però s'è rivelata utile per tenere duro nei momenti difficili e di transizione - aggiunge Elisabetta -. Nel senso che oggi uno dei nostri punti di forza è l'organizzazione di viaggi complessi, che richiedono capacità di preparazione che poche persone da sole saprebbero realizzare con Internet».

WEB E FUTURO«Si viaggia di più rispetto al passato. E lo fanno tutte le fasce sociali - dice ancora Giulia -. I giovani hanno consapevolezze che una volta erano impensabili: conoscenza delle lingue, dei luoghi, magari anche rapporti con coetanei di altri Paese. Un orizzonte impensabile fino a qualche decennio fa. Una volta le capitali europee erano conosciute con le gite scolastiche e gli altri continenti con i viaggi di nozze. Oggi volare, soggiornare e spostarsi è diventato accessibile a molti. E Internet è una grande risorsa, per tutti. Anche per noi. Senza la nostra professionità, però, saremmo stati spazzati via. Perché chi viaggia con noi è assistito prima, durante e dopo il viaggio. Proprio grazie a Intertnet, magari. Questo dà tranquillità ai nostri clienti».
«Internet è una gigantesca opportunità, ma anche fonte di possibili fregature. E non a caso ce ne sono molte di più oggi rispetto ad una volta» conclude la donna. «Chiunque può prenotare una settimana sul Mar Rosso - aggiunge sulle stessa lunghezza d'onda, Elisabetta -. Ma non tutti possono organizzare un viaggio in Africa. O in certe parti dell'Asia, magari con tanti spostamenti. E noi in questo tipo di viaggio ci giochiamo tutte le nostre cartucce».

FUTURO – Dal Biellese al mondo. Ma anche dal mondo al Biellese. «Il turismo locale, negli anni, è cresciuto - spiegano le due donne, eleganti e curate -. I numeri non potranno mai essere quelli del tessile degli anni migliori. Però potranno diventare la fotografia di un settore importante nello sviluppo del territorio. Il turismo religioso, le bellezze naturalitiche, lo shopping, i tesori culturali, i percorsi sportivi legati alla montagna... Sono pacchetti turistici che si vendono. Magari da abbinare a soggiorni a Milano oppure a Torino. Il Biellese piace. E piace sempre di più, a tedeschi o americani. Servono però politiche unitarie, oltre alla professionalità degli operatori del settore. Una sfida, che riguarda tutti, non solo noi e il nostro lavoro». A sentirle parlare e a vederle lavorare, queste due donne colte e intelligenti, moderne e competenti, non traspare alcuna preoccupazione per una sfida epocale. Per loro e per il territorio.

LA FRASE – Un proverbio indiano, insegna: «Viaggiando alla scoperta dei paesi troverai il continente in te stesso».