29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Quattro uffici nel mirino

Poste a Biella, niente chiusure

L'azienda congela i tagli in città che avrebbero portato alla chiusura degli sportelli a Oropa, Favaro e Piazzo. La soddisfazione del sindaco Cavicchioli: «Proteste e mobilitazioni legittime»

BIELLA - «Il fatto che Poste Italiane abbia deciso di ridiscutere il suo piano di razionalizzazione per noi è un'ottima notizia»: non nasconde la soddisfazione il sindaco Marco Cavicchioli, dopo l'annuncio fatto dalla direzione generale di Roma, che ha rimandato ogni decisione su chiusure e riduzioni di orari negli uffici periferici a un confronto più attento con le Regioni.

IL SINDACO - «Ci siamo mobilitati in ogni modo, fiancheggiando le legittime e comprensibili proteste dei quartieri colpiti dai tagli. Proteste che abbiamo presentato alle Poste e che si sono sommate alle altre provenienti dalle diverse zone del Biellese, facendo squadra con Comuni, Provincia, Regione e con i nostri parlamentari. Ringrazio chi ha dato voce ai cittadini con le petizioni e le prese di posizione pubbliche. E vigilerò personalmente perché nella ridiscussione del piano si tengano sempre in debito conto le esigenze del nostro territorio e in particolare dei più anziani» sono ancora le parole del «primo cittadino» del capoluogo provinciale.

IL PUNTO - Il progetto ora ritirato di Poste Italiane prevedeva, in città, la chiusura degli sportelli a Oropa, Favaro e Piazzo e la riduzione dell'orario, con apertura per sole tre mattine a settimana, a Vaglio.